Per la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora la Final Eight della Del Monte Junior League è stata la prima esperienza nazionale nella competizione di categoria e come esordio non è stato niente male, a spiegarcene le motivazioni il coach, nonché Responsabile del Settore Giovanile dell’Argos Volley, Maurizio Colucci, assieme all’altro allenatore Tommaso Galtieri.
“L’esperienza è stata bellissima sia per i ragazzi che hanno avuto modo di confrontarsi con pari età di diverso livello, sia per tutto il nostro staff che ha potuto lavorare con persone diverse anche della stessa società come con il coach Galtieri o lo scout man alla sua prima esperienza, Stefano Frasca. È stato tutto nuovo per i ragazzi a partire dalla preparazione all’evento alla quale li abbiamo sottoposti proprio per affrontare la strutturazione del torneo, con pesi al mattino e tecnica nel pomeriggio. Questo per abituarci a stare insieme e per ricordarci alcune regole che spesso durante la stagione vengono meno per via dell’organizzazione del campionato regionale di serie C al quale l’under 19 parallelamente partecipa e dove trasferta e partita si fanno in mezza giornata. Però poi siamo stati spiazzati comunque dal cambiamento di programma, ovviamente d’obbligo causa il terremoto in Emilia, prima location delle finali, che ci ha visto giocare poi tra Macerata e Loreto due gare al giorno”.
Per coach Galtieri “il successo più grande per ragazzi, società e staff, è stato quello di battere Verona e guadagnarsi la possibilità di essere nella Final Eight. Sicuramente è stata solo una bellissima esperienza, ma punto di partenza e trampolino di lancio per entrare vera nella pallavolo nazionale giovanile”.
Il percorso che ha portato gli under 19 di patron Giannetti alle finali nazionali non è stato semplice. Nella prima fase del campionato a tre raggruppamenti la Globo, inserita in quello A assieme all’Itas Diatec Trentino e alla Lube Banca Marche Macerata, ha chiuso il girone di sola andata con 0 punti arrendendosi per 3-0 a entrambe le avversarie. Le ultime tre squadre classificate di ogni girone, quindi Sora, Andreoli Latina e Marmi Lanza Verona, hanno disputato una fase di recupero dalla quale sono usciti due club che si sono aggiunti ai sei già qualificati alla Final Eight. I ragazzi di corso volsci battendo al PalaGlobo “Luca Polsinelli” la Marmi Lanza Verona in rimonta dallo 0-2 al 3-2 finale, si sono guadagnati un posto in finale.
“Le partite di inizio campionato con Trento e Macerata sono state belle, – commenta mister Colucci, – giocate con set tirati dove non abbiamo per niente sfigurato nonostante nelle marche abbiamo avuto problemi di formazione con assenze pesanti, le stesse che poi hanno caratterizzato anche la final eight con l’indisponibilità di Cestra e De Luca. Con Verona invece, nella fase di recupero, i ragazzi hanno giocato veramente ad alto livello dimostrando per la prima volta la loro capacità di reazione anche e soprattutto psicologica, rimontando e vincendo dallo 0-2. Una volta qualificati alla Final Eight e dopo la felicità iniziale per la conquista, purtroppo i ragazzi ci hanno creduto poco perché scoraggiati dai grandi nomi dei club e degli avversari che alla fine sono stati sempre gli stessi, Macerata e Trento, eccetto Roma e questo ha sicuramente inciso sulla loro attenzione e prestazione. In questi tre roster ci sono atleti che nella stagione hanno disputato campionati di serie A2, B1 e B2 e quindi rispetto ai nostri ragazzi, hanno alle spalle un percorso esperenziale diverso come anche il livello. E poi ci sono atleti come Randazzo, Tartaglione, Partenio che sono anche nel giro della nazionale juniores. Sora invece è una squadra formata da ragazzi che hanno fatto sicuramente bene e alcuni di loro hanno le possibilità per fare meglio. La diversità della nostra compagine sta nel fatto che per scelta societaria abbiamo valorizzato solo forze del territorio non andando a pescare giovani leve da altre parti d’Italia. Assieme a Latina siamo stati gli unici club a presentarci con soli giovani delle nostre province con la negativa nota per noi di aver ceduto un titolare all’M.Roma perché Rinaldo Conti è un’eccellenza del nostro territorio “emigrato” nella capitale. L’altra differenza fondamentale sta anche nel percorso diverso del gruppo perché formazioni come quelle di Cuneo, che ha vinto lo scudetto, lavorano insieme dall’under 13, mentre i nostri ragazzi lo fanno da soli due o tre anni. Detto questo, devo fare i complimenti a tutti perché per quelli che erano i progetti della società abbiamo fatto davvero bene con un gruppo di ragazzi tutto nostro sul quale abbiamo investito e speso perché gli allenatori, la struttura, gli spostamenti quotidiani e così via, costano, però siamo stati sicuramente ricambiati”.
Gli avversari della Globo alle finali Del Monte Junior League sono stati quindi, club di tutto rispetto con alle spalle anni e anni di esperienza nel settore giovanile contro le quali comunque la Globo ha detto o ha cercato di dire la sua.
“Nella prima partita con l’M.Roma siamo andati oltre le attese, – continua Colucci -, magari con qualche rimpianto. È stato il match nel quale ci siamo espressi meglio forse perché era l’unico disputato in una giornata mentre gli altri con Macerata e Trento sono stati giocati uno la mattina e l’altro la sera e in due palazzetti diversi lontani l’uno dall’altro e soprattutto dal nostro albergo. Quindi diciamo che la stanchezza accumulata anche nei giorni precedenti si è fatta sentire e che comunque i risultati sono stati in linea con le aspettative anche se sicuramente si poteva fare qualcosa di più come abbiamo dimostrato contro l’M.Roma Volley”.
Dello stesso avviso è anche il tecnico Galtieri:
“Tecnicamente nel complesso sono venute fuori un pochino di lacune che comunque fanno parte del percorso che stanno seguendo i ragazzi in quanto ancora non giunto a maturazione. Un piccolo rimprovero che potrei fare loro, che poi si trasforma in rimpianto, è quello che, a prescindere dal risultato, sicuramente si potevano giocare in maniera diversa alcune partite. Avrei voluto che i ragazzi finissero la gara con la consapevolezza di aver dato il massimo ma purtroppo molto spesso non è andata così perché lo sappiamo, la pallavolo è questione di testa e questo ci ha penalizzato”.
La kermesse si è chiusa domenica 3 giugno in diretta su SportItalia24 con la Bre Banca Lannutti Cuneo che si è aggiudicata la 21a edizione della Del Monte Junior League. La squadra allenata da Monica Cresta ha alzato il “Trofeo Massimo Serenelli” dopo aver battuto in Finale la Lube Banca Marche Macerata per 3 a 0, laureandosi così Campione d’Italia per la terza volta nella storia della società piemontese. Sul gradino più basso del podio si è posizionata l’Itas Diatec Trentino capace nella Finale per il 3° e 4° posto di battere una coriacea Casa Modena che ha così chiuso al quarto posto la Del Monte Junior League 2012. MVP della manifestazione è stato nominato Giuseppe Della Corte schiacciatore di Cuneo che ha messo il sigillo sullo scudetto con l’ace finale. Il Direttore tecnico Colucci invece avrebbe premiato come miglior giocatore del torneo
“il palleggiatore di Macerata, Pierpaolo Partenio, mentre tra le mie fila devo proporre un ex aequo. Per tutto quello che ha fatto e dato nel torneo premierei il capitano Luca Cacciatore, mentre per i grandissimi progressi dimostrati nella stagione e poi messi in campo a Loreto e Macerata, lo schiacciatore Pierpaolo Mauti”.
Condivide in parte anche l’altro allenatore, Galtieri dicendo che:
“Tra tutti i nostri ragazzi quello che si è meglio espresso, ad alto livello, è stato senza dubbio Luca Cacciatore. Tecnicamente ha fatto bene moltissime cose e tatticamente ha optato per scelte giustissime e poi è stato un buon capitano. Mentre la squadra più forte del torneo, perché veramente completa e con tante possibilità di ottimi cambi, è quella che ha vinto, Cuneo”.
Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora
Nella foto da sx capitan Luca Cacciatore e mister Maurizio Colucci.