É con viva soddisfazione che la Sidigas Atripalda annuncia l’ingaggio della nuova guida tecnica. Ad allenare i biancoverdi nella prossima avventura in serie A2 sarà Michele Totire; giovane ed esperto: il coach originario di Castellana ha 36 anni, ma seduto in panchina ha già “calcato” a lungo i campi di A2 e A1 prima di approdare nel giro della nazionale italiana.
Nella seconda fase della scorsa stagione, in collaborazione con Marco Bonitta, ha allevato in prima persona i talenti del Club Italia portandoli a disputare le seminifinali play out dopo il tredicesimo posto in regular season; di Marco Bonitta mister Totire resta il secondo allenatore nell’Italia juniores che si appresta a disputare le qualificazioni agli europei di categoria in programma in Danimarca e Polonia a fine agosto (dal 25 al 2 settembre).
Le sue prime parole non sono di circostanza: “Sono felice di scegliere Atripalda. Della società e della sua organizzazione ho sentito parlar bene da avversario. I contatti costanti con il Presidente, il Direttore Generale ed il Direttore Sportivo non mi hanno fatto altro che testimoniare il desiderio di un progetto serio e duraturo al quale stiamo già lavorando con entusiasmo, lo stesso che dovremo trasmettere subito ai nostri tifosi dopo la retrocessione sul campo”.
I primi passi da allenatore Totire li muove nel settore giovanile di Castellana, poi in B1 assiste mister Lorizio, si trasferisce come scoutman a Gioia del Colle e Taranto in A con Di Pinto, breve parentesi come primo allenatore in A1 e approda a Forlì come spalla del navigato e vincente Molducci, di lì andrà a Mantova in A2 prima della consacrazione come tecnico federale con nazionale juniores e Club Italia. Restano in essere gli impegni con la nazionale under 18 che lo porteranno a fine mese al collegiale di Zocca (Mo), dove dal 25 giugno gli azzurrini prepareranno il terzo turno di qualificazioni agli europei; l’Italia in cerca del pass affronterà a Modena dal 12 al 15 luglio Olanda, Slovenia e Germania.
Totire avrà mandato anche dalla società atripaldese di tenere d’occhio gli astri nascenti del volley, ma su come immagina la sua squadra è chiaro e diretto:
“Sicuramente una squadra italiana. Sono convito e non per ragioni economiche che ci sono tanti giovani che devono soltanto esser messi nella condizione di esprimersi. Il lavoro che ho svolto in questi anni ne è la conferma, dovremo essere bravi a creare il giusto mix esperienza-gioventù, non un’operazione semplice, ma studiando bene i giocatori e assemblandoli in virtù delle loro capacità la squadra intera ne trarrà grande giovamento”.