Monza, 15 marzo 2012. Emanuele Zanini, allenatore dell’Acqua Paradiso Monza Brianza, fatica a contenere l’entusiasmo durante la conferenza stampa che ha avuto luogo al termine dell’andata dei Semifinale di Coppa Cev: i suoi giocatori, infatti, hanno appena vinto, al tie break, una partita lunga e combattuta contro i russi della Dinamo Moscow, avversari tutt’altro che facili da gestire e capaci di dare parecchio filo da torcere agli arancio blu. Ma i monzesi hanno tenuto duro, mostrando, sul campo amico del PalaIper, la loro versione migliore, quella combattiva e caparbia, che ha permesso alla squadra di Zanini di recuperare lo svantaggio iniziale di un set e di vincere il quinto parziale, quello decisivo. La soddisfazione è tanta, e non fatica a trapelare dalle parole del coach arancio blu, insieme alla consapevolezza di aver affrontato e vinto, per questo primo round, una squadra a cui non manca proprio nulla: i moscoviti sono fisicamente potenti, agili, preparati su ogni fondamentale e in grado di mettere in difficoltà gli avversari in ogni azione, su ogni palla.
Zanini parte proprio evidenziando un aspetto che non è da dare per scontato: le squadre italiane non hanno più la supremazia nella pallavolo europea, oggi sono tante le squadre che, cresciute negli anni nel gioco e nella tecnica, possono competere ad armi pari con le più blasonate società dello Stivale. “La strada che porta alla finale di Coppa è molto dura e impervia, e disseminata di squadre forti e competenti che arrivano un po’ da tutta Europa – commenta il coach dell’Acqua Paradiso, forte di tanti anni di esperienza a livello nazionale e internazionale, e profondo conoscitore della pallavolo italiana ed estera – Ormai non è più scontato che siano le formazioni italiane ad aggiudicarsi queste competizioni, anzi: ci sono squadre forti in Turchia (a cui negli ultimi anni sono approdati molti giocatori dalla Grecia, altra patria della pallavolo ma che con la crisi economica sta pagando un po’), Polonia, Russia, è tornata in voga la pallavolo dei paesi dell’Est”.
Avversari contro cui l’approccio può essere uno, e uno soltanto: “Per arrivare alla finale, noi dobbiamo comunque affrontare questa trasferta con questa mentalità, ovvero con l’obiettivo di vincere la gara”. Monza ha avuto questo obiettivo in testa per tutta la gara contro la Dinamo, e l’ha dimostrato; dovrà essere lo stesso domenica, sul campo russo.
Zanini prosegue commentando la partita appena terminata: “Siamo molto soddisfatti di questa vittoria, è stata sofferta, dura, e viene dopo due gare al tie break in campionato, e la squadra sta dimostrando di tirarsi fuori da una situazione non facile”. L’allenatore si riferisce alle ultime due sconfitte monzesi, contro Macerata e San Giustino, rimediate proprio al quinto set. Che la gara contro Mosca si protraesse al parziale supplementare poteva giocare a sfavore dei padroni di casa, che invece non hanno ceduto alla stanchezza ma anzi hanno proseguito con un gioco aggressivo e attento, meritandosi la vittoria. “Faccio dunque i miei complimenti ai ragazzi, che hanno tenuto duro e stasera hanno giocato con personalità”, dice con orgoglio il tecnico monzese, che riguardo alla partita di ritorno commenta: “Sappiamo che sarà un’impresa ardua, ma andremo a Mosca consapevoli di poterci giocare tutte le armi a disposizione”.
Zanini conclude il proprio intervento con una doverosa precisazione sul valore della squadra avversaria in questa fase semifinale di Coppa Cev, la Dinamo Moscow ai vertici, fino a pochissime stagioni fa, del campionato russo, che oggi lotta per mantenere la supremazia; non per proprio demerito, ma per la crescita del livello della competizione, maturata attraverso lo sviluppo delle altre formazioni partecipanti alla regular season russa, capaci, nel giro di pochi anni, di rendere il proprio gioco simile a quello europeo, più veloce, mantenendo inalterate le caratteristiche fisiche e di potenza da sempre loro armi vincenti.
“La Dinamo Mosca è in semifinale per lo scudetto del campionato russo – spiega Zanini – è quindi una delle prime quattro formazioni del paese per questa competizione. Qualcuno ha detto che questa Dinamo Mosca non è più la squadra di una volta: non è così. E’ che non è più l’unica formazione competitiva della Russia, anche in campo internazionale”.
Squadra fisica e tecnica, potente e veloce, pragmatica ma capace di stupire: questa è la Dinamo di oggi. “Gioca in modo moderno, ed è composta da atleti molto fisici ma anche tecnicamente capaci: il palleggiatore ha fantasia e sviluppa un gioco molto rapido, con creatività, non più come una volta”: in Russia non sarà facile, ma l’Acqua Paradiso ha dimostrato di potercela fare.
Carola Lascala / Irene Caprì
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