Spetta a Marco Fabroni (regista ex Modena), Roberto Braga (centrale ex San Giustino) e Iacopo Botto (schiacciatore in arrivo da Mantova) tracciare un bilancio con l’ultimo diario del ritiro valtellinese del Volley Segrate 1978. Volley & Pizzoccheri è pubblicato anche sulla pagina ufficiale Facebook del Volley Segrate 1978 www.facebook.cm/pages/Volley-Segrate-1978.

«Il bilancio del ritiro valtellinese è senza dubbio positivo», esordisce Iacopo Botto. “E’ stato faticosissimo, ma è servito perché ci ha permesso di concentrarci per una settimana esclusivamente sulla tecnica ed è stato utile per conoscerci meglio. Credo che aver vissuto 24 ore su 24 insieme e aver condiviso la fatica del duro lavoro abbia contribuito molto all’unione del gruppo». Continua Roberto Braga: «Quello di quest’anno in Valtellina è il primo ritiro di preparazione della mia carriera. In realtà, nell’esperienza maturata a Perugia 5 anni fa ho già vissuto il clima da ritiro, anche se non così simile in quanto era punitivo. Qui in Valtellina siamo stati bene, ci siamo allenati duramente e il gruppo ne è uscito unito e fortificato».

Aggiunge Marco Fabroni: «Al Volley Segrate il livello della preparazione è alto, basti pensare che normalmente in serie A2 non si organizzano ritiri pre-campionato. Stiamo lavorando per arrivare nelle condizioni fisico-tecniche ottimali per affrontare i play off nel migliore dei modi, quindi il lavoro impostato in palestra va in questa direzione. Può essere un traguardo possibile, dal momento che in serie A2, rispetto all’A1, non ci sono coppe internazionali che comportano trasferte all’estero e quindi è possibile porre il focus sul campionato. Come detto, il livello di preparazione è alto, perché lo staff tecnico pretende sempre il massimo dagli atleti indipendentemente che si tratti di A1 o A2». Precisa Roberto Braga: «Il campionato quest’anno si prospetta difficile perché il livello è particolarmente alto, ma il gruppo del Volley Segrate 1978 ha voglia di crescere e lavorare duramente. Sappiamo già che non sarà una stagione facile ma il lavoro in palestra ci aiuterà ad affrontarlo nel giusto modo».

Prosegue Iacopo Botto: «Il gruppo sarà un punto di forza durante la stagione. Prima dell’esperienza a Segrate, avevo giocato a Crema con Alberto Caprotti ed è stato bello ritrovarlo qui. Conoscevo già anche Aimone Alletti, Massimiliano Russo e Mario Canzanella». Precisa Roberto Braga: «Io conoscevo solamente Van Der Dries, assente qui in ritiro in Valtellina perché convocato in nazionale, però ho instaurato un buon rapporto con tutti i miei compagni di squadra». Conclude Fabroni: «Ho giocato con Mario Canzanella in Nazionale Juniores, con Massimiliano Russo a Pineto e con Van Den Dries a Latina. Diciamo che i presupposti di partenza sono buoni. Cosa mi aspetto? Semplicemente il massimo che la squadra può dare».

Per informazioni: Mariella Caruso (Ufficio stampa Volley Segrate 1978) press@volleysegrate.it