Caro diario, «Allenamento, allenamento, allenamento…». È questo il primo commento di Alessandro Masciadri, giovane schiacciatore del settore giovanile del Volley Segrate 1978 aggregato al ritiro valtellinese in sostituzione dell’assente Van Den Dries. Il programma delle giornate valtellinesi è, infatti, particolarmente fitto.

L’impegno degli atleti del Volley Segrate 1978 non si limita alla palestra, ma include anche momenti di contatto con il pubblico. Riccardo Pinelli conferma: «L’impatto con la Valtellina è stato davvero buono, sono tutti molto accoglienti con noi, sentiamo il calore della gente che accorre sempre numerosa ad assistere agli allenamenti. “Incontra il Campione“, poi, è stata una gran bella esperienza». Interviene Alessando Preti: “E’ stata un’iniziativa molto carina, ma anche un po’ strana, nel senso che la nostra prospettiva abituale è stata ribaltata. Ricordo ancora quando da bambino ammiravo i grandi giocatori di serie A e quindi mi metto ora nei panni dei ragazzi accorsi numerosi giovedì sera, che vedono noi come un modello. È una sensazione nuova e particolare».

Aggiunge Nicola Pesaresi: “E’ stato bello far felici dei ragazzi svolgendo una cosa semplice come palleggiare e partecipare ad una piccola partitella. Sono le cose che noi atleti facciamo abitualmente ma è bella l’idea di aver regalato un’emozione a qualcuno con un semplice gesto sportivo. In generale, considero il ritiro in Valtellina un’esperienza buona, soprattutto per il consolidamento del gruppo dal momento che, passando ogni giorno insieme, la conoscenza è più veloce. Condividiamo come gruppo anche le fatiche in palestra. Come diremmo nelle Marche, la preparazione è ‘tosta’». Ride Masciadri: “E’ vero, gli allenamenti sono duri, ma non oltre il limite. Diciamo che gli impegni finora affrontati sono alla nostra portata». Continua Pesaresi: «Ricordo la prima volta in cui abbiamo incontrato il Volley Segrate 1978. Io, Pinelli e Preti eravamo dall’altra parte della rete e vestivamo la maglia del Club Italia. È stata una partita molto bella e combattuta, in cui abbiamo riscosso il primo successo in campionato. Conoscendo la serietà nel lavoro della società milanese, la chiamata estiva da parte del Volley Segrate 1978 è stata gratificante, anche se un ringraziamento alla Federazione è senza dubbio doveroso: se non avessero investito su di noi, probabilmente ora non saremmo qui». Precisa Preti: «La chiamata da parte di una società come il Volley Segrate 1978 ha dimostrato che il lavoro svolto dalla Federazione con il progetto Club Italia è servito». Condivide Riccardo Pinelli: «L’elemento che mi ha portato ad accettare la proposta del Volley Segrate è stata l’idea di Daniele Ricci di creare una squadra basata su un’ossatura composta da veterani, supportati da una panchina di giovani emergenti».

«C’è molta voglia di far bene, anche a livello umano», aggiunge Pesaresi. Alessandro Preti conferma: “Questa è senza dubbio una stagione importante per noi perché dovremo dimostrare il nostro valore, dentro e fuori dal campo, in una realtà in cui non siamo più così protetti come lo eravamo al Club Italia». Continua Pinelli: «Si può dire che quest’anno ci mettiamo davvero in gioco per la prima volta». Conclude Masciadri: «I primi giorni di lavoro fanno ben sperare. Ci auguriamo possa essere così per tutta la stagione».

Per informazioni: Mariella Caruso (Ufficio stampa Volley Segrate 1978) press@volleysegrate.it