GHERARDI SVI CITTA’ DI CASTELLO – PALLAVOLO PINETO 0-3 (27-29, 28-30, 18-25)
GHERARDI CARTOEDIT SVI: Cherubini, Nemec 10, Rosalba 10, Vedovotto 13, Rossi 10, Ravellino 8, Rossini (L), Marino 3, Lipparini 2, Benedetti, Di Benedetto. A disp.: Nardi. All. Radici.
PALLAVOLO PINETO: Cuda 10, Loglisci 3, Calderan 1, Moretti 8, Stefanov 8, Bozko 22, Messana (L), Modica, Raic 5, Galabinov 1, Sborgia 6. A disp.: Testagrossa, Centorame, De Leo. All. Conte.
Arbitri: Perdisci e Orpianesi
Note: Città di Castello (b.v. 1, b.s. 12, muri 8, errori 5), Pineto (b.v. 3, b.s. 9, muri 8, errori 7)
La Pallavolo Pineto compie l’impresa a Città di Castello, vincendo la gara in tre set al cospetto di una squadra che, pur orfana del palleggiatore Orduna, può vantare schiacciatori di valore assoluto come Nemec, Rosalba e Vedovotto. Gli uomini di Conte hanno messo in evidenza una grande grinta, con la quale sono riusciti a ribaltare la situazione nel primo e soprattutto nel secondo set, quando il punteggio sembrava condannare i gialloblù. La vittoria era indispensabile per poter arrivare ai play-out ma il successo di Gela a Mantova rende inutile l’affermazione di Sborgia e soci. Non basta quindi il successo per 3-0 contro una delle migliori compagini della A2. La retrocessione arriva nella maniera più atroce, per un punto appena di margine rispetto al massimo consentito. Un vero peccato per una compagine che con l’arrivo di Hugo Conte e gli innesti voluti dalla società aveva preso una sua fisionomia. Si ferma così la rincorsa alla salvezza, proprio sul filo di lana, quando tutto lasciava presagire un epilogo diverso, soprattutto alla luce della vittoria colta con Città di Castello.
«Siamo molto amareggiati per l’esito finale – dice Hugo Conte con una voce che esprime tutta la tristezza per la situazione – ma abbiamo dato tutto quello che avevamo questa sera. Devo dire grazie a società, staff, giocatori, e soprattutto alla gente che ci ha sempre sostenuto. Sapevamo delle difficoltà che c’erano, visto che quando siamo arrivati c’erano nove punti e adesso il pensiero va a tutti quei punti che abbiamo lasciato per strada che piangiamo oggi. Non ce l’abbiamo fatta per un punto soltanto ma anche per situazioni precedenti. Avevamo bisogno di tempo, purtroppo è andata così».
Tornando al match, queste le formazioni iniziali. Pineto comincia con Calderan in regia, Stefanov opposto, Loglisci e Moretti al centro, con Cuda e Bozko in banda e Messana libero. Risponde Città di Castello con Nemec opposto, Rosalba e Vedovotto in posto quattro, Rossi e Ravellino al centro con Rossini libero.
Nel primo set parte subito forte la formazione di casa che si fanno sentire in battuta e per i gialloblù la gara è in salita, 6-2. Pineto non si perde d’animo e riesce a rimontare, issandosi sul 10-8 prima e sul 14-14 poi. Gli ospiti al secondo time-out tecnico centrano il sorpasso poi la contesa viaggia in perfetto equilibrio. I tifernati ovviamente soffrono per l’assenza del palleggiatore titolare Orduna, sostituito da Cherubini. Calderan cerca di sfruttare la situazione, spingendo molto il gioco in posto quattro, ma al mini break sul 21-23 replicano immediatamente i padroni di casa, 23-23. Pineto non riesce a sfruttare il primo set point e la situazione si capovolge, 25-24 sull’errore di Stefanov che attacca sull’asta. Ai vantaggi un muro di Galabinov prima e una palla out di Nemec regalano il set agli ospiti, sul 27-29. Sugli scudi il solito Bozko, autore nella frazione di ben sette punti, ben supportato dai centrali Loglisci e Moretti con tre punti a testa. Dall’altra parte da rimarcare lo score di Vedovotto e Rossi, che firmano sei punti a testa.
Nel secondo set i tifernati partono bene e volano sul 5-2. Stefanov non riesce ad ingranare e i padroni di casa salgono sull’8-4. Conte inserisce Raic ma il croato non riesce a invertire la tendenza. Al time-out tecnico Città di Castello è avanti 16-13, poi un muro di Ravellino su Raic fa volare gli umbri sul 19-13 e Conte ferma il gioco per 30 secondi. La mossa non è sufficiente, perché il sestetto di Radici ottiene il 23-18 e poi il 24-20. Sembra finita ma Pineto con una fiammata sale sul 24-23, sfruttando l’assenza di Vedovotto. Si va ai vantaggi: Calderan e Rossi sbagliano al servizio, 25-25, quindi un muro su Nemec offre il set point ai gialloblù. L’occasione viene sfruttata solo successivamente, con un muro di Moretti su Rossi che chiude la frazione sul 28-30.
Nel terzo set gli ospiti scappano avanti sul 3-6, sfruttando tre errori dei padroni di casa. I ragazzi di Conte accelerano e si portano sul 7-12, costringendo Radici a inserire Lipparini per Rosalba. I tifosi di casa incoraggiano gli ospiti intonando “Resterete in serie A” e ricevono gli applausi dei supporter gialloblù. Sul 9-15 entra Marino per Nemec, ma la situazione non muta. Radici le tenta tutte ma la voglia di Pineto di vincere è superiore. I gialloblù chiudono la pratica e si incollano al pc per seguire il risultato di Mantova-Gela e subire la beffa atroce della retrocessione senza passaggio dai play-out.