Verona, 22 gennaio 2011

Nemmeno la Sisley Treviso e la sua tradizione sino a questo pomeriggio favorevole nei confronti diretti di Coppa Italia, riesce ad arginare la voglia di finale dell’Itas Diatec Trentino. La formazione bi-Campione del Mondo e d’Europa si è infatti imposta per 3-0 nella semifinale che apriva la due giorni di Trofeo Banca Popolare di Verona conquistando così il diritto a difendere sino all’atto conclusivo dell’edizione 2011 il trofeo che aveva ottenuto lo scorso 31 gennaio 2010 al PalaMadigan di Montecatini Terme.
Un successo perentorio, simile a quello che era stato conseguito appena ventisei giorni fa nel turno di campionato andato in scena a Santo Stefano; ad eccezione di una piccola pausa in avvio di terzo set, i gialloblu hanno infatti sempre condotto le operazioni sugli orogranata grazie ad una maggiore efficacia in attacco (58% di squadra) e al servizio (sette ace, tre a testa di Kaziyski e Stokr), rivelando poi anche una maggiore precisione in tutti i fondamentali come dimostrano gli appena sette errori in battuta e i cinque attacchi out. Buona parte del merito dell’affermazione in tre set va quindi ascritta all’ottima regia di Raphael, che ha trovato pronti a concludere positivamente non solo i noti Kaziyski (17 punti col 59%) e Juantorena (mvp con uno stellare 74% a rete) ma anche Birarelli, ispiratissimo in primo tempo (69%). Un ottimo lavoro in seconda linea l’ha poi svolto Massimo Colaci che per una volta non ha dovuto solo difendere ma anche ricevere (il 48% di positività finale non gli rende però il giusto merito) visto che un forte mal di schiena ha impedito a Stoytchev di utilizzare Bari. Ora gli iridati attendono la vincente della sfida fra Cuneo e Macerata per sapere contro chi si giocheranno l’atto finale del massimo trofeo nazionale.
La cronaca del match. I gialloblu privi di Bari (a referto ma impossibilitato a giocare per un fastidioso mal di schiena) iniziano la propria partita con buona attenzione fra muro e difesa, fondamentali che permettono l’allungo sull8-6 al primo time out tecnico grazie ai break point di Juantorena (2-0) e Stokr (6-4). Il divario aumenta nella parte centrale del set grazie ad uno slash di Kaziyski su ricezione lunga di Maruotti ed ad un ace di Stokr (13-9). Piazza chiama time ma la sua squadra non riesce più ad avvicinarsi perché l’Itas Diatec Trentino gestisce bene il cambiopalla e tiene a debita distanza gli avversari chiudendo sul 25-21 grazie anche a sette punti personali di Juantorena.
Nel segno del cubano pure l’avvio della seconda frazione, contraddistinta da un time out richiesto da Piazza già sul 4-1 dopo che Osmany ha già realizzato due break point. La pausa discrezionale richiesta dal tecnico orogranata non chiarisce le idee ai suoi giocatori che iniziano a sbagliare anche al servizio ed in attacco (8-4). Un lampo della Sisley con Kovar riporta sotto i veneti (11-10); i gialloblu non si fanno però sorprendere e con Kaziyski e Stokr (autore anche di un ace) rimettono terreno fra sé e gli avversari siglando un parziale di 5-1 (16-11). Treviso cambia la diagonale palleggiatore-opposto (dentro El Garten-Horstink) ma ormai il divario è incolmabile e a nulla serve il tardivo tentativo di Maruotti di riaprire la contesa con un ace che vale il 21-18 (time out Stoytchev); Juantorena fiuta il pericolo e mette tutti d’accordo col servizio (25-19).
Nel terzo set si vede in campo Papi al posto di Maruotti fin dal primo punto; proprio un break point del capitano orogranata unito ad un ace di Boninfante ed ad un attacco di Fei dà a Treviso l’iniziale 0-4. Trento risponde immediatamente con Kaziyski (due attacchi) e Stokr (muro tetto su Fei) ed impatta sul 4-4. La fase centrale vive sull’equilibrio fino all’11-11 poi Juantorena e Kaziyski (due ace consecutivi) scavano un solco profondo fra le due squadre. L’Itas Diatec Trentino si spinge sul 16-12, poi trasformato in 19-15 (time out Piazza) che equivale al lasciapassare per la finale perché poi a blindare il risultato ci pensa anche il positivo ingresso di Sokolov (subentrato a Stokr ed autore di tre attacchi vincenti sui tre effettuati).
Non è stata affatto una partita semplice come il risultato finale potrebbe far sembrare – ha dichiarato Radostin Stoytchev in sala stampa – ; la Sisley anche sotto 2-0 ha dimostrato con quell’avvio di terzo set di avere ancora energie da spendere. Siamo stati bravi ad interpretare al meglio la gara, seguendo bene le direttive che ci eravamo ripromessi. Queste partite sono sempre particolari, c’è sempre da attendersi grande equilibrio e così andrà anche domani. Non abbiamo pagato l’assenza di Bari solo grazie ad un’ottima partita di Colaci, ragazzo serio che meritava una ribalta come questa. Sono molto soddisfatto per il ritmo che abbiamo tenuto in cambiopalla ed ora aspettiamo l’avversario in finale consci di avere ancora tanta strada da fare per conquistare questo trofeo ma anche ampi margini di miglioramento”.
L’ora x per la formazione trentina scatterà domani, domenica 23 gennaio, alle 18 quando si giocherà sempre a Verona la finale della Coppa Italia – Trofeo Banca Popolare di Verona 2011.

Di seguito il tabellino della semifinale di Coppa Italia giocata questo pomeriggio al PalaOlimpia.

Itas Diatec Trentino-Sisley Treviso 3-0
(25-21, 25-19, 25-19)
ITAS DIATEC TRENTINO: Raphael, Juantorena 15, Birarelli 10, Stokr 9, Kaziyski 17, Sala 4, Colaci (L); Della Lunga, Sokolov 3. N.e. Leonardi, Zygadlo, Riad e Bari. All. Radostin Stoytchev.
SISLEY: Boninfante 2, Maruotti 5, Bjelica 5, Fei 9, Kovar 14, Bontje 4, Farina (L); Papi 3, Horstink 2, El Garten, De Togni 2. N.e. Szabo e VaninAll. Roberto Piazza.
ARBITRI: Pasquali di Venarotta (Ap) e Sampaolo di Treia (Mc).
DURATA SET: 27’, 27’, 25’; tot 1h e 17’.
NOTE: 3.500 spettatori, incasso non comunicato. Itas Diatec Trentino: 4 muri, 7 ace, 8 errori in battuta, 5 errori azione, 58% in attacco, 60% (36%) in ricezione. Sisley: 5 muri, 4 ace, 10 errori in battuta, 7 errori azione, 43% in attacco, 64% (41%) in ricezione.

Nella foto in alto scattata da Marco Trabalza un attacco vincente di Emanuele Birarelli

Trentino Volley S.p.A.
Ufficio Stampa

Francesco Segala
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