La serie contro Padova sta per avere inizio. Domenica la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora di patron Giannetti, come già ci ha detto coach Gatto, getterà il guanto di sfida alla squadra più forte del campionato, quel Padova che abbastanza sorprendentemente non è risultato vincitore diretto del torneo.
Ne parliamo con Michele Gatto, libero del team sorano ed elemento di grandi capacità ed esperienza.
«Avremmo preferito un’avversaria come Ravenna. Le potenzialità di Padova sono troppo grandi. Non sto certo dicendo una cosa sorprendente, tutti gli addetti ai lavori sanno che i patavini possono esprimere un livello di gioco decisamente superiore a quello di questo campionato. Sono una vera e propria corazzata e hanno l’innegabile vantaggio di poter cambiare elementi del sestetto senza scendere di livello. Mi risulta che in queste ultime gare abbia giocato De Marchi da titolore in posto 2, con uno come Uchikov in panchina. Questo spiega in modo eloquente che tipo di squadra andremo a sfidare. Per batterli dovremo davvero compiere un piccolo miracolo. Contro Ravenna sarebbe stato difficilissimo ma le caratteristiche dei romagnoli sono un po’ diverse.
Loro non sbagliano una palla, non regalano mai un punto, ma non hanno la potenzialità di travolgere un team come il nostro. Comunque sia, l’avversaria è Padova e su di essa dovremo fare la nostra corsa».
Avere vinto in due gare l’ottavo di finale può essere importante?
«Lo è, senza alcun dubbio. Abbiamo evitato la bella e risparmiato energie
fisiche e soprattutto mentali. Sinceramente, se avessimo superato il turno in tre partite, non avremmo avuto alcuna chance di battere il Padova.
Così, qualche spiraglio si intravede, ma è fin troppo evidente che i favoriti
sono loro, anche in considerazione del regolamento, che assegna loro
automaticamente il primo match consentendogli di giocare in Veneto gara2.
Per battere Padova abbiamo bisogno di due elementi concomitanti: loro devono giocare una gara lievemente al di sotto del livello abituale e noi esprimerci al massimo delle nostre potenzialità. Se questo possa avvenire in tre gare su quattro, non so dirlo, ma nessuno può impedirmi di sperarlo».
La Globo è comunque in buone condizioni di forma e potrà giocarsi le sue
chances senza particolari problemi?
«Direi proprio di sì. Siamo in un buon momento e lo abbiamo dimostrato nella serie contro Milano. Sinceramente devo dirti che la partita che mi ha dato più soddisfazione è stata quella vinta a Frosinone, perchè lì è emerso il carattere e abbiamo dovuto attingere a quelle doti extratecniche che fanno di una buona squadra un’ottima squadra. Nella gara di ritorno abbiamo giocato benissimo, siamo stati davvero all’altezza del compito, ma alla fine quasi non abbiamo esultato, perchè lo sviluppo del match non ha creato pathos. La nostra condizione è sicuramente in crescita e abbiamo intenzione di far soffrire anche una corazzata come Padova».
Ipotizziamo che il pronostico possa essere sconfessato dal campo e che voi superiate il turno. Chi prenderebbe Michele Gatto, potendo scegliere, tra Genova e Segrate?
«Personalmente preferirei affrontare Genova, che è una Ravenna un po’ meno forte. Segrate ha giocatori che possono spostare gli equilibri con il servizio, come Cazzaniga, e anche un pubblico più caldo. A Genova giocheremmo in un ambiente un po’ più asettico. Va detto comunque che se mai dovessimo superare Padova, tutti ci chiederebbero di vincere il campionato. E sarebbe anche una richiesta logica, perchè chi batte una squadra con simili potenzialità, può battere qualunque altra avversaria di questo campionato».
Hai già giocato una finale per la promozione in serie A1. Quali ricordi
conservi?
«La ricordo benissimo, anche perchè è molto recente. Io giocavo nelle fila di Gioia del Colle e con quella maglia ho sfidato Latina nella serie conclusiva. Abbiamo perso 3-0 a Latina, vinto 3-0 in Puglia e poi perso di nuovo in tre set nella terza partita. Lì il fattore campo si rivelò decisivo. Speriamo che non accada altrettanto quest’anno, perchè noi non avremo mai il fattore campo a nostro favore, da qui fino ad una ipotetica finale».
Se crederci è il primo passo, va detto che la Globo Banca Popolare del Frusinate lo ha compiuto. Nessuno si illude di essere più forte di Padova, ma a nessuno viene in mente di alzare bandiera bianca, perchè nello sport non si vince mai sulla carta, ma sempre e solo sul campo. Michele Gatto e i suoi compagni di squadra vogliono assolutamente provarci. E non sarà un confronto tra Davide e Golia, perchè al di là delle giuste professioni di modestia la squadra sorana le armi per mettere in difficoltà quella patavina ce l’ha. Tanto per citarne una c’è un certo Nathan Roberts che giocherà da questa parte della rete. E allora, forza ragazzi, si gioca per la
storia!
Roberto Mercaldo