Tra i tanti segreti della neopromossa Marcegaglia CMC Ravenna, la società nata di fatto solo cinque anni fa sotto un ombrellone di Marina di Ravenna ed approdata domenica 3 aprile in Serie A1 Sustenium, c’è una profonda amicizia che lega i fondatori e che ancora oggi ne caratterizza la conduzione: un club in cui “tutti fanno tutto” e in cui chiunque apporta la sua conoscenza. Anche il logo della neonata Robur Costa nell’estate del 2006 è stato ideato da uno di questi amici-fondatori: Stefano Margutti.
Dopo essere stato uno dei grandi protagonisti dell’epopea del Messaggero Ravenna, che lo vedeva in diagonale con una delle leggende della pallavolo, Karch Kiraly, Margutti ha continuato a coltivare la passione per la grafica (tra i suoi primi lavori, alcuni titoli grafici della rivista Supervolley a fine anni ’90) fondando anche una azienda di comunicazione.
Il presidente Luca Casadio si è per questo rivolto a lui chiedendogli lo sviluppo del logo della neonata società. Dal suo archivio personale, Margutti ha estratto una foto della stagione 1998/99 con la Valleverde Mirabilandia Ravenna, che lo vedeva ritratto in primo piano mentre effettua un bagher perfetto dal punto di vista stilistico. “Ci sono troppe immagini di attacchi nelle grafiche del volley – dice l’ex schiacciatore – e quindi mi sono concentrato sulla azione che considero l’emblema del nostro sport, la ricezione”.
Lo stesso Margutti, quindi, ha trasformato quell’immagine di se stesso (“letteralmente ricalcata al pc” commenta) nel logo della Robur Costa, scontornando la foto e poi aggiungendo tante stellette quanti sono gli scudetti conquistati dalla mitica società ravennate quando l’allenatore era Angelo Costa. Un modo sagace studiato dall’ex campione di Serie A per finire in qualche modo nella pagina del roster di A1 della Marcegaglia CMC Ravenna, il prossimo anno…