Dopo la sconfitta con Castellana Grotte, la M.Roma si rammarica per l’ennesimo tie break perso. In totale i romani hanno giocato per sette volte il quinto set e solo in due circostanze sono riusciti ad avere la meglio degli avversari. E pensare che la striscia era cominciata in maniera positiva, con le vittorie contro Verona e Monza. I successivi cinque tie break hanno fruttato, invece, soltanto amarezze: con Modena, Macerata, Piacenza, Forlì e Castellana Grotte. Certo, vista come si era messa la gara con i pugliesi, almeno la reazione e lo spirito dei neroverdi sono da lodare, anche se il risultato non è poi arrivato.
Ma, nello stato in cui versa la sua M.Roma, Giani non se la sente di buttare la croce addosso ai ragazzi: “Sono due mesi – ammette il coach – che andiamo avanti in questa situazione di emergenza. La squadra non è al completo e fatico negli allenamenti. Un paio di giocatori che scendono in campo non riescono ad allenarsi, ma alla fine giocano ugualmente. Questa è la prova di quanto i ragazzi cerchino sempre di dare sempre il massimo. Quando, poi, ti trovi ad affrontare formazioni che al contrario sono ad organico completo, fai fatica a vincere. Questa è la Serie A1”.
Insomma, la situazione non è delle più facili ma Giani, come la scuola di Velasco gli ha insegnato, non cerca alibi e fa ricorso all’unica arma che un allenatore ha a disposizione: il lavoro in palestra. “Dovremmo cercare di limitare al massimo il numero degli errori e di lavorare maggiormente sulla qualità. A livello fisico non posso chiedere troppo alla squadra, considerata anche la stanchezza”.
Nel turno infrasettimanale a San Giustino (domani sera, ore 20.30), la M.Roma avrà l’ultima possibilità di fare punti contro una squadra di pari livello. Dalla giornata successiva cominceranno, infatti, le gare “impossibili”. “Cercheremo- conclude Giani – di fare il massimo con quello che abbiamo a disposizione. Spero che non ci siano nuovi infortuni, perché io non posso scendere in campo. Tuttavia voglio sottolineare la grande dignità che i miei giocatori mettono in campo sempre e contro qualsiasi avversaria. Non va dimenticato che, a parte Lebl e Saraceni, tutti gli altri sono alla prima esperienza in un campionato di simile difficoltà”.