Non sono bastate nove vittorie ed un terzo posto simbolico nel girone di ritorno con 28 punti complessivi (era dal 2003/2004 che una squadra, Ferrara, retrocedeva con tale bottino) per regalare una più che meritata permanenza in serie A1 alla Bcc Nep Castellana Grotte che ha chiuso il suo campionato con una impresa che resterà nella memoria dello sport castellanese. La vittoria in un tempio del volley come quello di Treviso, apparso tristemente desolato in questa ultima di regular season e dominato addirittura dalla festosa comitiva pugliese che ha voluto seguire la squadra, possiede in se non solo il mero utile sportivo ma si contorna di un significato più vivo e più vero per la fiducia, la passione e l’attaccamento dimostrato da tutto l’ambiente e dai tifosi intorno ad un gruppo che ha certamente scritto una pagina di pallavolo che resterà unica ed indimenticabile, a prescindere dal risultato finale.
Orgoglio e lacrime, le due facce di una medaglia di una stagione gialloblù cominciata male ma terminata in un crescendo emozionale e tecnico da pelle d’oca che il lungo abbraccio sul campo fra la squadra ed il centinaio di tifosi arrivati a Treviso ha incorniciato come meglio non si poteva.
“Castellana tutta in piedi”, urlavano i supporters pugliesi (fra i quali il numero uno e due della società di Via Orazio), in un Pala poco verde e molto gialloblù, surclassando persino un quasi incredulo speaker invano proteso ad ispirare i pochi trevigiani presenti; e tutta in piedi resta Castellana Grotte che ha costruito il suo mezzo miracolo sportivo con un tecnico, Flavio Gulinelli arrivato a gennaio, ed un gruppo di atleti bravi a ricostruire e ricostruirsi una stagione cominciata in maniera poco fortunata e soprattutto a ridare, come detto, fiducia entusiasmo e amore ad un ambiente che fino all’ultimo ha creduto che gli dei del volley si voltassero finalmente dalla parte giusta. Così non è stato e le lacrime di fine partita che hanno solcato le maglie gialle e blu sanno di beffa ma anche e soprattutto di orgoglio, un sentimento che vale molto più di una retrocessione e molto più di una salvezza per una società, la New Mater Volley, capace in due anni di riportare alla Puglia il grande volley, con i conti a posto e la massima trasparenza professionale nei confronti di tutti gli interlocutori, atleti e tecnici in primis.
Persone e professionisti a cui va di cuore il ringraziamento della società per quanto saputo fare sul campo e fuori ed aver saputo regalare comunque emozioni straordinarie.
LA PARTITA
Il match con i plurititolati della Sisley è un altro capolavoro tattico e tecnico di Gulinelli e di tutti i ragazzi che spingono forte sin dalla prima battuta; proprio il primo fondamentale pallavolistico sarà la chiave della partita, 13 i vincenti totali a fine gara per i pugliesi. Precisa, potente e ficcante da parte di Rak e compagni anche in un primo set che Treviso vince per un paio di indecisioni pugliesi sul vantaggio di 16-18 (contrattacco out e tocco a muro non difeso); il successivo turno di battuta di Bjelica porta di fatto gli oro granata alla vittoria del primo set, 20-25.
Ma la nuova forza della Bcc Nep sta nel non abbattersi e gli uomini di Gulinelli tornano in campo ancora più agguerriti. Il tecnico astigiano butta nella mischia Evandro al posto di un Milushev non in giornata, mentre le percentuali di attacco di Fei e compagni subiscono un inesorabile calo. Falaschi comincia a non dare riferimenti in attacco e la battuta continua a mietere punti; Rak per il 7-9, Evandro 14-15 e lo stesso Falaschi per il 18-21 – con in mezzo il secondo punto in questo campionato direttamente dalla difesa di un ottimo Cicola – piegano la ricezione trevigiana con in mezzo tanti tocchi a muro e tanta difesa e Rodriguez e Dvoranen implacabili alle bande per il 23-25 dell’1 a 1.
Castellana prende in mano le redini delle gara mentre Piazza prova a trovare dalla panchina nuove risorse ma con pochi riscontri. La Bcc Nep non fa una piega e sciorina una pallavolo che esalta; Dvoranen, Evandro (mvp del match) e la pipe di Rodriguez siglano il 12-16 prima che un solidissimo Rak ancora al servizio punisca gli avversari, 15-20, e capitan Cozzi (buon 80% in attacco per lui) buchi due volte in fila la difesa 18-23. Il quarto tocco di una Treviso in difficoltà chiude il parziale, 21-25.
I pugliesi continuano a volare sul proprio servizio con il solo Bjelica dai nove metri opposti che cerca di ribattere; i muri di Falaschi e Rodriguez insieme all’attacco di un Evandro molto lucido firmano il 6-11. Treviso sugli spalti è ammutolita mentre continuano ad arrivare bordate nei nove metri locali; Evandro, Dvoranen e Rak tengono lontani i veneti che restano a guardare gli ultimi attacchi di Evandro e Dvoranen, 17-25.
Si festeggia con le lacrime che sanno di “soddisfazione e delusione” come afferma il nuovo profeta castellanese Gulinelli: “Abbiamo vinto la finale del nostro playoff ma non è bastato. I ragazzi devono sentirsi orgogliosi di quanto abbiamo fatto. Non ci sentiamo retrocessi e l’entusiasmo dei nostri tifosi che ci hanno accompagnato fin qui ha un forte significato”
Ed ha ragione il tecnico castellanese e da queste basi Castellana Grotte ripartirà perché il saluto alla A1 è solo un arrivederci .
SISLEY TREVISO – BCC-NEP CASTELLANA GROTTE 1-3 (25-20, 23-25, 21-25, 17-25)
SISLEY TREVISO: Elgarten 1, Fei 14, Horstink 8, Kovar 12, Papi 4, Farina (L), Boninfante 1, De Togni, Bontje 9, Maruotti 3, Bjelica 11. Non entrati Szabo, Vanin. All. Piazza.
BCC-NEP CASTELLANA GROTTE: Milushev 3, Rak 9, Cozzi 8, Guerra 16, Patriarca, Falaschi 5, Dvoranen 14, Rodriguez 14, Gallotta 1, Cicola (L). Non entrati Pagano, Guglielmi, Torre. All. Gulinelli.
ARBITRI: Satanassi, La Micela. NOTE – Spettatori 1300, incasso 3800, durata set: 23′, 27′, 26′, 25′; tot: 101′.
Nella foto di Fabrizio D’Alessandro il Pala Verde tinto di Gialloblù
Pier Paolo Lorizio
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