Terzo e ultimo argomento, ma non in ordine di importanza, sul quale disquisire dopo la cerimonia di apertura della stagione pallavolistica 2010/2011, sono i roster. Si sa che alla chiusura del mercato tutti i club si sento rinforzati rispetto a quello che erano solo pochi mesi prima e tutti possono essere o si ritengono ipotetici favoriti o vincitori sulla carta. Per dare torto o ragione a queste convinzioni bisognerà aspettare il verdetto dei campi, però nel frattempo si può chiedere in merito a chi veramente se ne intende di giocatori, allenatori e di tutte le dinamiche che questi possono scaturire. Abbiamo fatto delle domande a brucia pelo al nostro coach Alberto Gatto e al capitano Mario Scappaticcio e le loro opinioni sono molto concordi.
Sulla carta, qual è il roster che ti ha impressionato di più?
Il mister ci da una risposta secca e senza esitazioni: “i migliori sono Santa Croce e Padova”, mentre il palleggiatore ci tiene ad argomentare. “Sicuramente le potenzialità che ha avuto in questa campagna acquisti Santa Croce non le ha avute nessun altro club. Ha fatto un mercato dove è andata a migliorare tante situazioni, che sicuramente è quello che è stato fatto anche dalle altre squadre cioè di recuperare la dove l’anno passato peccavano un pochino, ma i Lupi più di tutti sono riusciti a dare un valore aggiunto a ogni settore come ad esempio il ritorno in campo di Monopoli al palleggio in diagonale con Tamburo che ha fatto sempre bene; Snippe che non è un atleta di questa categoria e fa parte di quei giocatori che faranno davvero la differenza, ma anche Noda Blanco, Elia, Mattioli, Tosi, Baldaccini e mi fermo qui. Con tutto questo ci facciamo un quadro e viene fuori una squadra molto completa e competitiva”.
Ad Alberto Gatto chiediamo con quale squadra ha più curiosità di confrontarsi. “Sicuramente con tutte quelle che sono le favorite, per cui mi incuriosisce maggiormente Santa Croce ma anche Ravenna che ha fatto dei cambiamenti importanti”.
A Mario invece facciamo fare il giochino degli insiemi: su una scala a tre livelli, alto-medio-basso, ci collochi tutti e 16 i roster della serie A2?
“In quello alto inserirei Santa Croce, Ravenna e Padova; in quello medio Cavriago, Pineto, Loreto e Città di Castello; nel restante tutti gli altri. Sora secondo me può ambire a stare assieme a Santa Croce perché la campagna acquisti è stata fatta nel migliore dei modi e se anche il campo ce ne darà ragione potremmo stargli addosso e poi all’ultima della regular season in casa dei Lupi saranno fuochi”.
Coach, vorresti azzardare un pronostico sulla squadra che arriverà prima in classifica alla fine della regular season e accederà di diritto alla massima serie?
“Obiettivamente penso che Santa Croce e Padova siano le compagini che hanno qualcosa in più. Padova è una squadra forte con degli equilibri che potevano essere un po’ altalenanti ma alla fine hanno mantenuto nella rosa anche Koshikawa per cui quelle che potevano essere le perplessità in relazione agli equilibri sono saltate. Facendo un parallelismo, come per il nostro team che si è rinnovato nei posti 4 acquisendo Roberts, De Rosas e Scuderi, anche Padova lo ha fatto con De Marchi però loro, contrariamente a noi con Argilagos, hanno mantenuto Koshikawa”. Questo ovviamente, non vuol dire che Sora non ha equilibrio, anzi, ha molto lavorato proprio per ottenerlo. Era solo un esempio per rendere l’idea. Il 17 ottobre è ancora lontano, ma sicuramente ne varrà la pena di aspettare perché questo campionato ci prospetta tantissime emozioni. E poi in questi mesi non avremo tempo di annoiarci e sentire la mancanza della pallavolo grazie alla nazionale impegnata nella Word League e poi nei Mondiali.

Carla De Caris – Ufficio Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora