Edilesse Conad Reggio Emilia-Carige Genova 3-2 (23-25, 30-32, 25-18, 25-18, 27-25)
Edilesse Conad Reggio Emilia: Luppi 12, Sassi ne, Mast 23, Goi (2° L) ne, Bonetti, Bartoli, Grassano 17, Sivula 34, Garnica 7, Mazzali, Ippolito, Botti 13, Peli (L). All. Bonitta
Carige Genova: Boroni 12, Donati, Zappaterra (L), Groppi, Manassero 13, Mercorio 20, Nuti 4, Di Franco 11, Antonov 10, Paoletti 14, Pecorari ne, Ogurcak 7. All. Del Federico
Arbitri: Florian e Zanussi
Durata: 26’, 37’, 25’, 24’, 29’. Tot. 2h21’
Note Reggio Emilia: attacco 57%, ricezione 67%, ace 2, service error 21, muri 17.
Note Genova: attacco 49%, ricezione 78%, ace 3, service error 14, muri 15.

Sembrava non voler finire mai, questo Edilesse Conad-Carige Genova che ha emozionato, coinvolto ed esaltato il pubblico da record di un Pala Bigi mai così pieno per una gara casalinga dei ragazzi di Marco Bonitta.
Reggio Emilia-Genova 3-2, un film indimenticabile per una partita pazzesca, nella quale i gialloneri sono capaci di rimontare da uno svantaggio di due set a zero, per poi trionfare al termine di un tie-break mai visto.
Finisce infatti 27-25 il quinto, bellissimo set di una gara vietata ai deboli di cuore.
Dopo 141 minuti di battaglia, è Mathijs Mast a regalare ai suoi 2 punti splendidi, che non valgono solo per la classifica, credeteci…
E così si chiude un 2010 da favola per il club di via Pianella, che chiude con 24 punti nelle prime 14 giornate del girone d’andata (manca solo una gara al giro di boa di metà campionato, domenica 2 gennaio 2011 ad Isernia), record assoluto in serie A2 per i colori gialloneri.
E’ stato un giorno di Santo Stefano bellissimo per l’Edilesse Conad e per tutto il pubblico della pallavolo, che al Pala Bigi si è trovato di fronte ad uno spettacolo straordinario.
Un pubblico che ha potuto ammirare i 34 punti di Sivula, i 6 muri nei momenti decisivi del match di Oreste Luppi, le difese miracolose di Enrico Peli e… tanto altro ancora!
E allora tuffiamoci in questo Edilesse Conad Reggio Emilia-Carige Genova da brividi.

LA PARTITA

Si parte coi sestetti annunciati: Garnica-Mast, Grassano-Sivula, Botti-Luppi, Peli libero in casa giallonera. Per Genova cominciano Nuti-Paoletti, Ogurcak-Mercorio, Di Franco-Boroni, Zappaterra libero.
L’Edilesse Conad parte spedita: muro di Luppi su Mercorio, Sivula fa subito capire che è in giornata, così come Mast: 5-2.
Anche Grassano (partita solidissima, col 76% in ricezione e il 54% in attacco) c’è con la palla del 7-5, poi è capitan Massimo Botti a murare Mercorio per il 10-8.
Genova però è viva, eccome: Boroni impatta con l’ace del 10-10, Paoletti sorpassa con un altro servizio vincente (11-12), e da qui in avanti si prosegue sul filo di un equilibrio spezzato solo dai muri di Frantisek Ogurcak.
Sul 21 pari, il martello slovacco prima stoppa Mast, poi Grassano: è 21-23 Carige e time-out per Bonitta. I biancoblù gestiscono benissimo le due situazioni di cambio palla, portando a casa il set: Paoletti fa 22-24, Boroni 23-25.
L’avvio del secondo set regala subito spettacolo, da una parte e dall’altra: Di Franco è gigantesco a muro (fermato Mast, 2-4), ma diventa gigante anche un Peli che meriterebbe la palma di MVP per una serie di difese e di coperture al limite dell’inverosimile.
Il libero bolognese consente a Grassano di tentare il primo allungo Edilesse Conad sul 9-7. Poi si fa male Ogurcak (risentimento al ginocchio), e allora dentro Manassero, che giocherà una splendida partita.
Cambia poco infatti per Genova anche senza il martello slovacco, con Boroni che piazza un altro ace (9-10) e Botti e compagni che continuano a sbagliare tantissimo al servizio (13 errori e 0 ace nei primi due set).
Mast si esalta in contrattacco per il 15-14 (9 punti nel solo 2° set per l’opposto di Apeldoorn), Luppi s’immola in difesa con una rovesciata da calciatore, ma non basta a fermare Genova.
Mercorio mura Mast prima (15-18) e Grassano poi (17-20), poi si accende Urpo Sivula e sono dolori… per Genova!
Dalla diagonale del 20-22 in avanti, “Upi” non sbaglierà più un pallone, portando nel frattempo il secondo set ai vantaggi con una pipe stellare.
Si riparte dal 23 pari infatti, Mast è capace di regalare in diagonale anche il primo set-ball ai gialloneri sul 25-24, subito annullato da Boroni.
“MM” mura l’altro “MM”, ovvero Mario Mercorio, per il nuovo set-ball sul 27-26. L’Edilesse Conad arriverà a collezionarne ben quattro, senza però riuscire a chiudere.
E allora, quando Di Franco gira l’inerzia murando proprio Mast (29-30), la storia cambia. Donati va in battuta e fa male, Paoletti ha la rigiocata del 2-0 e la sfrutta: 30-32 Genova, e cala il gelo sul Pala Bigi.
E’ durissimo l’avvio del terzo set per i Bonitta’s boys: 0-3 Genova, e se non sembra finita, poco ci manca.
Fefè Garnica dà una scossa, risolvendo da par suo in rigiocata, capitan Botti fa altrettanto lavorando alla grande in attacco (65%), e l’aggancio arriva sul 10 pari.
Poi ricomincia il Sivula-show, e non ce n’è più per nessuno: attacco ad abbattere Paoletti per il sorpasso (12-11), muro su Manassero per l’allungo (13-11), tripla difesa che consente a Grassano di mettere giù il pallone del 16-14 dopo aver bombardato al servizio.
Così arriva il break che gira, di fatto, l’intero match: Garnica va facile dopo un’altra sassata di Urpo dai 9 metri, che poi schianta a terra la pipe del +4 sul 20-16.
Mazzali è protagonista come a Santa Croce in battuta, Garnica anche con il primo ace giallonero della partita: 23-17. L’ultimo punto riassume la grandissima reazione dell’Edilesse Conad: Grassano vola contro i tabelloni Conad per salvare un pallone impossibile, Antonov (dentro per Paoletti) contrattacca, ma trova Sivula per il muro del 25-18 che manda tutti al quarto set.
Botti e compagni sono scatenati, disputando un quarto parziale dominato dall’inizio alla fine: si comincia con due muri di Luppi su Boroni e Mercorio, si prosegue con due legnate di Botti e due errori in attacco di Paoletti e Manassero: 10-6.
Sivula è spettacoloso, da ogni zona del campo e con qualsiasi colpo: 13-9, 14-10, 16-10, 17-11, tutto a firma del martello di Kuru.
Antonov ha un ottimo impatto sulla gara e prova a riportare sotto Genova sino al 18-14, ma il muro di Botti su Manassero chiude di fatto i giochi (22-16).
La chiusura è tutto, immancabilmente, di Sivula, che regala e si regala anche il primo ace della sua gara per un altro 25-18 che significa tie-break.
E qui comincia una storia a sé, per un set che rimarrà negli occhi e nel cuore di tutti gli appassionati per tanto tempo: comincia in salita per l’Edilesse Conad, che va sotto 0-2 sulla battuta tattica di Manassero, ma impatta sul 5 pari grazie al muro a uno di Mast proprio sulla banda genovese.
Mathijs chiude un altro meraviglioso scambio per il sorpasso giallonero sul 7-6, ma la continuità di Antonov permette a Genova di rimettere la freccia al cambio campo, e di conservare il mini-break di vantaggio sino al 12-13.
Mast fa 13 pari, poi è proprio l’opposto russo della Carige a commettere l’errore che significa 1° match-point giallonero.
Comincia una serie incredibile, con Sivula che regala quattro match-point ai suoi sino al 17-16, prima che Nuti giri l’inerzia murando Grassano per il 17-18 e prima occasione di chiudere per gli ospiti.
La annulla direttamente Paoletti servendo in rete, ma dopo che l’opposto della Carige mette a terra la palla del 19-20, è qui che accade il “miracolo sportivo”.
Sul terzo match-point Genova infatti, la prima linea della Carige mette a terra almeno 3 volte il muro che potrebbe significare vittoria, senza però aver fatto i conti con il cuore di un grandissimo Peli, che tra difese ad una mano e coperture incredibili riesce a tenere in vita un pallone che cadrà a terra nel campo genovese, al termine di uno scambio pazzesco concluso da Mast.
Sospiro di sollievo grande come una casa per i gialloneri, costretti a salvare un altro match-point con Sivula, che mette giù una palla complicata per il 21 pari.
Poi sale in cattedra Oreste Luppi: muro su Paoletti che ribalta di nuovo l’inerzia (22-21), poi sul 23-22 i gialloneri hanno in mano la palla per chiudere, ma la rigiocata di Sivula è murata dallo stesso Paoletti: 23 pari.
Sul 24-24, è l’opposto genovese ad avere in mano il pallone per regalare il 5° match-point ai suoi, ma trova ancora un immenso Luppi sulla sua strada: muro del 25-24.
Ancora Paoletti va di forza per il 25 pari, Botti idem per il 26-25.
E allora, sul nono match-point a disposizione, è Mathijs Mast a tirare giù tutto e tutti, per l’incredibile, meraviglioso e indimenticabile 27-25 che manda in delirio il Pala Bigi.