La vittoria il giorno dopo. A mente un po’ più fresca che effetto fa?”Il giorno dopo è ancora più bello assaporarla – dice Vincenzo Di Pinto, allenatore della RPA-LuigiBacchi.it dominatrice della Challenge cup – Vincere è difficilissimo, ha detto ieri Stefan Hubnere, ed io faccio mie le sue parole. Sono emozionatissimo e molto contento. La squadra ha vinto da grande squadra”. Probabilmente è una vittoria che viene da lontano e che ti appartiene:”La vittoria è frutto di un lavoro iniziato due anni fa, in un periodo di grande difficoltà, da cui è maturato il campionato della stagione passata nel corso della quale abbiamo conquistato quel quarto posto che ci ha consentito di partecipare alla competizione europea. Io mi sento di fare ancora dei ringraziamenti: ringrazio l’equipe medica del dr. Checcarelli, con la supervisione del Prof. Cerulli, ringrazio, naturalmente il mio secondo, Cristiano Camardese, Daniele Panfili (che non ha dormito notti intere per preparare le partite). La squadra l’ho, ovviamente già ringraziata, ma voglio ringraziare i ragazzi che ho allenato lo scorso anno,: Vujevic, Felizardo, Serafini, perché senza il risultato raggiunto un anno fa, anche con il loro fondamentale contributo, oggi non alzeremmo questa coppa. Vorrei fare ancora una riflessione: in un anno di lavoro ci sono tante squadre, ma sono poche quelle che raggiungono un obiettivo.” Ci pensi al tuo futuro?:”Io certo che ci penso e penso soprattutto a questo grande gruppo, all’affetto, agli abbracci sinceri, alla stima reciproca: si è creato un rapporto speciale e questo mi fa pensare al futuro. Anche se c’è mescolata un po’ di rabbia, perché tornando indietro, mi sarebbe piaciuto programmare questa stagione e puntare a vincere lo scudetto. Ma lo dico senza polemica avendo, in realtà, compreso le scelte operate dalla società. Ci sono persone che quando vincono sono appagate, altre come me, che hanno voglia di continuare a spaccare il mondo“ A proposito, come ti sei lasciato con il Perugia volley?”Con la società c’è l’accordo per un altro anno. Ma ci siamo presi del tempo. Ci risentiamo dopo Pasqua, quando il club avrà le idee chiare sulle scelte da fare per il futuro”.

Che cosa pensano di Vincenzo Di Pinto, alcuni suoi giocatori? Un pregio e un difetto – Stefan Hubner:”Il suo pregio è, in realtà, anche un suo difetto: è molto pignolo, scrupoloso e preciso, non lascia nulla al caso, ma qualche volta diventa troppo pesante”. Damiano Pippi:”Vincenzo è, sicuramente, un allenatore molto competente dal punto di vista tecnico. A volte, però, sapendo tante cose e volendole dire tutte, non riesce a spiegarsi fino in fondo!” Giacomo Sintini:”Partiamo dal difetto: ogni tanto (spesso?) ripete le cose all’infinito, praticamente ti sfinisce, anche se poi non le puoi dimenticare! Il suo pregio è la capacità di riuscire a tirare fuori il meglio del carattere da ogni persona, e non tutti sono in grado di farlo.” Cristian Savani:” E’ logorrico (difetto!). Il pregio è la sua capacità di darti molta fiducia in te stesso.” Luca Bucaioni:” Il difetto di Vincenzo è che talvolta esaspera le situazioni. Un suo pregio consiste nella profonda conoscenza tecnica”

Paola Costantini
Addetto stampa
Perugia volley