Non solo fatica ma anche “Sorsi e Bocconi”. Come in ogni avvio di stagione che si rispetti, la Quasar Massa Versilia si concede una pausa conviviale. Dopo quattro giorni di lavoro intenso dirigenti, staff tecnico e squadra si ritrovano giovedì sera per una cena di inizio stagione che serve a conoscersi ed a fare squadra. Una cena che avrà come suggestivo e splendido palcoscenico il ristorante “Sorsi e Bocconi”. Un angolo di grande cucina nel centro storico di Massa (via Zoppi dove si trova il locale corre a pochi passi dal Duomo) dove la Quasar Massa Versilia verrà coccolata dall’amico chef Carlo Tollini. Una serata di relax prima di rituffarsi nella preparazione in vista dell’inizio del torneo di A2. Una cena a cui saranno presenti anche l’opposto brasiliano Leonardo Rodrigues, arrivato da poche ore in Versilia, e Renzo Bordini, il titolare amministratore delegato della Chlabe s.r.l. proprietaria del brand Quasar.

La serata è stata voluta fortemente dal presidente Italo Vullo che fin dal primo giorno di raduno a Camaiore è parso, lui si, già in forma campionato.
“Chi mi conosce sa che non mi piace tanto partecipare quanto piuttosto vincere – dice infatti il massimo dirigente della Quasar Massa Versilia – La squadra che abbiamo costruito in estate rispecchia questo mio pensiero. Non punterà certo a vincere il campionato ma certo non vuol neppure essere una matricola sprovveduta ed impaurita alla ricerca disperata di punti salvezza. Noi pensiamo di aver messo a disposizione dell’allenatore una rosa in grado di competere con tutti e di togliersi molte soddisfazioni. Tutti i giocatori che abbiamo preso possono e devono dare qualcosa a questa squadra. Qualcosa che va oltre il semplice valore tecnico di ognuno di loro. Ci sono giocatori esperti che hanno grande voglia di riscatto e giovani in cerca di affermazione su palcoscenici importanti. E’ un bel mix di motivazioni e di talento, una squadra costruita con un progetto preciso in mente. Certo il campionato che ci attende non sarà facile, le avversarie sono tutte di grande qualità. Starà al nostro allenatore assemblare le individualità e, trovando la chimica giusta, fare di una gruppo di ottimi giocatori una grande squadra”.