Non può bastare la condizione fisica deficitaria di Coscione ( nella notte tra domenica e lunedì ha accusato una virulenta sindrome influenzale) per spiegare il tonfo interno della Stamplast nello spareggio salvezza contro Vibo Valentia. Uno 0-3 cheha messo a nudo un deficitario approccio mentale ed agonistico al match .
Sin dalle prime battute del match della gara si è avuta l’impressione di una Stamplast poco aggressiva rispetto a quello che ci si attendeva anche se nella prima metà del set si è giocato punto a punto. Vibo, al contrario, è apparso determinato ed in grado di reggere la pressione della gara. Lo strappo decisivo nel primo parziale arriva sul 16- 17 con Vibo che allunga a più tre grazie ad un errore di Mastrangelo dalla linea di battuta e ad una schiacciata out di Rodriguez. Il gap si allunga a quattro punti con Diaz che mette a terra il pallone del 17-21. Vibo difende tutto, con il libero Cicola protagonista di un paio di salvataggio, anzi tuffi, da vero beacher. La Stamplast prova a reagire e dimezza lo svantaggio (muro punto di Rodriguez per il 20-22. Il vantaggio però Vibo riesce a mantenerlo e chiude il parziale con un ace di Shumov ( il quarto dei calabresi nel set).
La ricezione della Stamplast continua ad essere in affanno sulla battuta forzata di Vibo ( quattro ace anche nel secondo parziale). Si soffre però anche sulla flottante dei centrali calabresi Cozzi e Shumov. Il libero Ricciarello (4 errrori punto in ricezione) viene sostituito con Guglielmi sul 13-13. L’esperto giocatore castellanese non ha colpa sui successivi due ace subiti dalla Stamplast ad opera di Contreras che alla fine risulterà, come nella gara di andata, l’mvp del match (17 punti e 63% in attacco). La Stamplast va sotto di tre punti (15-18) e D’Onghia prova un altro cambio. Dentro il neo-acquisto Furtado fuori Valdir. Cambia, quindi, l’opposto ma il contributo del brasiliano è soltanto a muro. I biancoazzurri, però,si scuotono e piazzano un parziale di 5-0 (20-18) che lascia ben sperare. Addirittura sul 22-19 (muro di Furtado su Diaz) l’impressione è che la partita possa rimettersi in carreggiata per i padroni di casa. Invece no. Improvviso il black out con la Stamplast che si prende due muri consecutivi ,prima da Cozzi e poi da Shumov. E’ 22-22 con l’immediato sorpasso operato da Contreras, il successivo errore del solito Rodriguez , schiacciatore che non conosce le mezze misure, il punto di Mastrangelo e quello definitivo di Contreras del 23-25 sul cui sviluppo ci sono delle veementi e giuste proteste di Martina per una evidente invasione a rete commessa da un giocatore di Vibo.
Il terzo set non ha storia. Entrano anche Quartarone per Coscione e Corsini per Stancu. Una girandola di cambi che non sortisce alcun effetto con biancoazzurri che cedono a 13 l’ultimo parziale.
Subito dopo la palla messa a terra dall’ex Shumov, quella del 25-13 finale del Vibo, la squadra è stata mandata nello spogliatoio dal presidente Bongiovanni a meditare su una prestazione inguardabile. A caldo il massimo dirigente biancoazzurro ha commentato con toni duri: “La mia squadra è stata molle, indifferente, apatica nell’approccio agonistico al match. Complimenti a Vibo che ha offerto una prestazione generosa e determinata. Io resto sconcertato dai miei giocatori”.
Dopo una quindicina di minuti si è concesso ai giornalisti Gianni D’Onghia che ha provato a mantenere la calma: “Era importante riunirsi subito in un momento delicato. Una prestazione come questa non se lo aspettava nessuno. Occorreva cercare di rientrare subito nei ranghi . Dobbiamo pensare ad andare avanti e non fermarci a questa prestazione che è sconcertante. Abbiamo fatto vedere ben poco di buono in tutti i fondamentali. Purtroppo questa squadra non riesce ad avere continuità. Ritengo sia un fatto mentale. Ogni volta che vinciamo una partita, nella successiva l’approccio è superficiale. Vibo ha giocato bene ma ha approfittato della nostra assenza dal campo per al meno metà match”.

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