Edilesse Cavriago-Canadiens Mantova 3-2 (25-21, 12-25, 25-20, 17-25, 15-12)
Edilesse Cavriago: Luppi ne, Astolfi ne, Carboni ne, De Paola 6, Bassoli 8, Dolfo 1, Dukic 9, Spampinato (L), Hrazdira 18, Gabrielli, Uchikov 14, Burgsthaler 7. All. Dagioni
Canadiens Mantova: Leonardi 9, Sbrolla 1, Ruiz 21, Frosini ne, Jacobsen 2, Barbareschi 13, Botto ne, Antonov 21, Rossi ne, Miraglia Carvalho 12, Tognazzoni (L). All. Totire
Arbitri: Astengo e Braico
Durata: 26’, 21’, 26’, 23’, 16’. Tot. 1h52’
Note Cavriago: attacco 44%, ricezione 43%, ace 5, service error 12, muri 10.
Note Mantova: attacco 48%, ricezione 52%, ace 7, service error 16, muri 15.

Emozioni da derby, emozioni indimenticabili per gli oltre mille spettatori presenti sugli spalti di un Pala Bigi che ha assistito all’ennesima sfida degli ultimi anni tra Cavriago e Mantova.
Edilesse-Canadiens 3-2, è questo il responso del campo al termine di quasi due ore di pallavolo giocata alla morte da entrambe le formazioni.
Con tanti errori, da una parte e dall’altra, questo sì, ma con tanta intensità e tanto agonismo per un arrivo al fotofinish in un tie-break da batticuore.
Partiamo però dal principio nel raccontare la sfida tra i sestetti di Dagioni e di Totire: il tecnico romano dell’Edilesse deve forzatamente rinunciare ad un trio di giocatori difficili da regalare a qualunque squadra: Astolfi e Luppi vanno almeno in panchina (ma non entreranno nel corso del match), mentre Padura Diaz è in borghese, ma sta recuperando rapidamente dalla distorsione alla caviglia subita una decina di giorni fa.
La Canadiens è al completo, con il recupero di Leonardi che parte titolare al centro con Miraglia Carvalho.
L’avvio di gara è tutto di marca Edilesse, con un grande protagonista che risponde al nome di Nemanja Dukic: il martello serbo è devastante in attacco e in battuta, e il primo break vero dei gialloneri arriva sull’11-7. L’ace di Bassoli e ancora “Super-Duka” aprono lo squarcio sino al 15-10, Mantova però rientra con Antonov sul 15-14.
Si procede a strappi, quello decisivo arriva con i troppi errori in attacco di una Canadiens fallosissima, che cede il parziale 25-21 sull’errore finale di Antonov.
E’ subito Dukic anche in avvio di secondo set (1-0), ma è qui che comincia un’altra partita: Leonardi va in battuta e ne mette in fila 7, per un incredibile 1-7 di partenza che condanna l’Edilesse a dover rincorrere, sempre più affannosamente.
Benito e Miraglia sono immarcabili, Mantova dilaga sul 5-16 firmato Antonov.
Dagioni concede spazio a Gabrielli, all’esordio assoluto in serie A2, ma non c’è più niente da fare in un parziale senza storia che Barbareschi chiude sul 12-25.
Nel terzo set sembra torna la vera Edilesse, quella che tutti conosciamo: il secondo ace di Bassoli e il muro di Dukic su Benito tengono avanti Cavriago alla prima pausa tecnica (8-7), ma è il muro di Uchikov su Antonov ad aprire la forbice sul 12-9.
I gialloneri cominciano a carburare così come il leader dell’attacco giallonero, Michal Hrazdira. Il martello ceco vola per la pipe del 18-14 e il triplo attacco che porta l’Edilesse dal 21-17 al 24-19. La battuta sbagliata da Antonov chiude la contesa: 25-20.
Quarto parziale, ricomincia l’incubo avvio di set: si parte con un terribile 0-6 firmato dalle battute di Benito, ed è un ottimo Bassoli a provare a tenere in vita Cavriago con l’attacco del 4-9. Leonardi mura però Hrazdira e sul 4-12 si pensa di fatto già al tie-break. Dagioni vuole giocarsi tutte le sue carte ed inserisce De Paola per Dukic, e il martello di Gaeta dimostra a tutti quanti di che pasta è fatto: battuta, muro, attacco, tutto ciò non serve per riaprire un set perso 17-25, ma dà la conferma a Dagioni che nel decisivo quinto set può contare sin dall’inizio sul campione d’Europa.
De Paola che comincia al servizio il tie-break, ma sono l’ace di Burgsthaler e l’attacco out di Antonov a portare subito avanti l’Edilesse: 3-1.
L’opposto di Mantova ribalta però l’inerzia con la palla del 3-4 prima e del 7-9 poi.
Sono la pipe di Hrazdira e il muro di De Paola a ricucire lo strappo (9-9), ma sino all’11 pari l’equilibrio regna sovrano.
Quando però Michal mette giù l’attacco del 12-11 e Uchikov il muro del +2 (13-11), si capisce che per Mantova non c’è più nulla da fare. Gli ultimi due palloni li firma sempre lui, Michal Hrazdira, che fa esplodere letteralmente un Pala Bigi ribollente d’entusiasmo.
E domenica si va tutti a Crema…