Canadiens, avanti piano. Non c’entra, per una volta, la tradizione negativa al tie-break, regolarmente confermata da un nuovo ko alla distanza. Avanti piano, perché il calendario non è un’autostrada a quattro corsie e quando arrivano le strettoie (e la Zinella Bologna lo era) è necessario accettare di ridurre il passo. In sostanza: aspettando tempi migliori, quando s’incrociano i guantoni con le formazioni più accreditate del torneo, anche un solo punto fa comodo, pur se questo equivale alla sesta sconfitta stagionale consecutiva. Come sempre, quando il Top Team deve arrendersi per 15-12 del quinto set, la vittoria non era lontana e col senno di poi avrebbe potuto anche essere concretizzata, dal sestetto mantovano. Ma Benito & C. sono stati molto più vicini a soccombere in quattro parziali, di quanto prossimi al successo: apprezzabile la reazione della Canadiens nel quarto, quando in pochi erano disposti a scommettere sulle possibilità della squadra di Totire. Scesa in campo come sempre troppo contratta: e la Zinella dei giovani dal radioso futuro Uriarte (che non è sembrato risentire del problema muscolare al polpaccio che lo condizionava alla vigilia), Ocampo e Facundo Conte, miscelati agli esperti Moro e Creus Larry, ha preso agevolmente il largo, staccandosi sul 6 pari e transitando avanti per 13-10, 20-14 e 21-18, sino al finale 25-21. Barbareschi e Benito, sin qui inesistenti, emergono dalla mediocrità, affiancando un buon Miraglia, l’unico virgiliano brillante sin dall’avvio. Con loro la Canadiens torna in partita, malgrado corra il rischio (da 22-18 a 24 pari con 2 set-ball sprecati) di sprecare la grossa chance per impattare: un muro killer di Barbareschi su Moro firma il primo punto personale del capitano ed il 26-24 che riaccende le speranze del Top Team. L’avvio del terzo è tuttavia sconfortante: sul 2-0 per Mantova va in battuta Ocampo e quando coach Totire vede i suoi affiorare dalla difficoltà Bologna è già volata sul 7-2. Antonov vive un’altra giornata storta e lo avvicenda l’esperto Frosini; anche Tognazzoni, a differenza del solito, non è tanto affidabile in ricezione in un terzo set da dimenticare (17-25). Eppure la battaglia esalta le qualità della Canadiens che vola al tie-break con l’ace di Benito (24-22) e la potenza di Barbareschi (25-23). Un grave errore arbitrale sembra scuotere i virgiliani nel tie-break ma Bologna si riorganizza e vola al traguardo, rivelandosi più efficace nel cambio palla.

CANADIENS MANTOVA-ZINELLA BOLOGNA 2-3

(21-25, 26-24, 17-25, 25-23, 12-15)

CANADIENS MANTOVA: Sbrolla 5, Antonov 8, Miraglia 15, Rossi 7, Benito 16, Barbareschi 11, Tognazzoni (L), Frosini 7, Leonardi 1, Botto. N.e. Jacobsen e Cavalieri. All. Totire.
ZINELLA BOLOGNA: Uriarte, Moro 28, Inserra 7, Creus Larry 9, Ocampo 16, F. Conte 20, Peli (L), Spiga, Lucchi. N.e. Gallesi e Pellegrino. All. H. Conte.
ARBITRI: Florian di Treviso e Bernobich di Trieste.
NOTE – Spettatori 500 circa. Durata set 25′ 29′ 22′ 26′ 17′, tot. 1h 59′. Battute sbagliate Mantova 21, Bologna 15, ace 4-5, muri punto 7-7.

Gian Paolo Grossi
Ufficio Stampa Canadiens Top Team Volley Mantova