Sfortunata (fuori causa subito per infortunio l’opposto Rivaldo, assente di lunga data Elia) e pasticciona (16 errori in battuta in 3 set sono tanti) la Prisma Taranto perde tre a zero in casa contro l’Acqua Paradiso Monza, al suo primo successo esterno stagionale.
Pesa come un macigno nell’economia del match l’infortunio del miglior giocatore dei rossoblù, Rivaldo appunto, out per un sospetto stiramento al polpaccio.
La chiave tecnica del match sta nella differenza di rendimento in tre fondamentali che fanno pendere la bilancia tutta dalla parte di Monza che ha messo in mostra una battuta sempre ficcante (7 ace e solo 8 errori) al contrario di quella eccessivamente fallosa di Taranto, un muro asfissiante di fronte a quello intermittente della Prisma ed una difesa maggiormente reattiva, esaltata dall’agonismo del piccolo francese Exiga, protagonista di un paio di miracolosi interventi in momenti decisivi del match.
Dai primi scambi della partita si nota subito che la Prisma parte contratta, tesa, quasi con il freno a mano tirato. Dal 6-6 si passa al 7 a 11 per Monza che sbatte due muri in faccia a Taranto e piazza un ace fortunoso (palla sul nastro e poi a terra, accadrà altre due volte nel corso della frazione di gioco, anche questa è sfiga, ndc). L’unico a sembrare in palla tra gli jonici è capitan Abbadi. Sul 9-12, Rivaldo chiede il cambio per un problema al polpaccio. Al suo posto, a freddo, esordisce Moretti che praticamente non riuscirà mai ad entrare in partita. Monza continua a randellare dalla linea di fondo (ace di Rauwerdink per il 9-14) ed il palleggiatore Travica, che su ricezione poco impensierita dalla battuta dei padroni di casa varia il gioco a proprio piacimento, smarca spesso senza muro i propri attaccanti. In questa fase della partita è l’opposto mancino Gavotto a fare la voce grossa sotto rete (7 punti dal 9-13 al 18-23). Sul 13-19 la Prisma ha un sussulto, trova il primo muro della partita (15-19 Abbadi su Gavotto) e si avvicina a meno tre. Ma il set è segnato e viene chiuso con un ace fortunoso di Buti.
Nel secondo parziale Suxho e compagni cominciano peggio di come avevano finito il primo set. Subito sotto 0-4. La distribuzione del gioco è scontata, la ricezione balbetta, Moretti è ancora freddo e Cleber, unica bocca da fuoco disponibile, è marcato a sangue dal muro a tre di Monza. Taranto però con generosità prova a fare gioco e con qualche buono spunto estemporaneo (vedi ace con palla corta di Suxho per il 6-7) si rifà sotto. Monza però non molla la presa e tiene a 3-4 punti di distanza gli avversari (11-15 ancora muro di Buti su Cleber). Sul 12-16 coach Montagnani decide di sostituire Moretti ed inserisce come opposto il tedesco Westphal che si presenta subito con un punto (13-16) ed ha il merito di dare una scossa alla sua squadra, tant’è che dal 14-18, Taranto riesce a piazzare un break di 5-0 portandosi in vantaggio per 19-18 grazie soprattutto al fruttuoso turno in battuta proprio del neo entrato. Sul 20-19 però Monza piazza un break di tre punti (20-22) che pare vanificare gli sforzi della Prisma (primo tempo vincente di Buti, ace di Travica, attacco da seconda linea out di Abbadi). Non è così, i rossoblù rimangono in scia ad un solo punto di distacco ma sul 23-24 Cleber ha la palla del pareggio vanificata da una miracolosa difesa di Exiga e dal conseguente contrattacco di Molteni che chiude per il 23-25.
Il terzo set continua a mettere a nudo l’andamento altalenante di una Prisma generosa ma pasticciona. Partenza buona (3-0) per Taranto. Berruto, coach di Monza, spezza subito il ritmo e chiama già time-out per i suoi che dopo poco piazzano un altro importante break di sei punti a zero (da 5-2 a 5-8) grazie ai soliti muri di Buti, centrale che ha meritato il ruolo di man of the match. La Prisma non cade nella buca però. Prova a rosicchiare qualche punto, si avvicina (10-11,13-14) ma ogni volta che sembra possa riequilibrare le sorti del match commette puntuale un errore gratuito. L’ultimo (battuta sbagliata da Abbadi) sul 17-19 le taglia definitivamente le gambe. Monza vince 3-0 con un gioco semplice fatto di battuta e muro. Domenica prossima, senza Rivaldo, la Prisma renderà visita al Vibo Valentia.
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