In questi tre giorni, tanti sono quelli che hanno separato la M. Roma dallo spareggio con Santa Croce, Ermanno Piacentini ha soprattutto pensato di “ricostruire” la squadra sul piano psicologico. Non c’è dubbio, infatti, che per giocare a cadenze così ravvicinate, oltre al raddoppiato impegno fisico, serve una preparazione mentale di primissimo livello. Roma, dunque, si presenta a PalaParenti come se nulla fosse successo e come se dovesse affrontare i toscani per la prima volta. “In realtà – sottolinea l’allenatore neroverde – credo che sia proprio questa la filosofia da seguire. Un match l’hanno vinto loro, uno noi, per sperare di accedere alle semifinali bisognerà, dunque, resettare”.
A parte, comunque, la richiesta della massima concentrazione, Piacentini, ha puntato a correggere le sfasature che nel match di andata avevano procurato non pochi guai. Particolare cura è stata posta nella fase di ricezione e nell’applicazione del muro, ma, ovviamente, l’allenatore ha messo a punto, affidandosi come sempre a Paolo Tofoli e Osvaldo Hernandez, un’efficace strategia d’attacco. “Non è la scoperta dell’uovo di Colombo – continua Piacentini – ma è chiaro che ciascuna componente della squadra sarà chiamata a recitare il suo ruolo, vero. Anche perché, proprio questa fase dei playoff ha evidenziato quanto, pur essendo arrivata al nono posto, la M. Roma abbia il diritto di sentirsi alla pari con chi l’ha preceduta in classifica”.
A Santa Croce, questa volta, la squadra capitolina potrà contare su una folta rappresentanza di tifosi. “So che ne verranno tanti e saranno caldi e appassionati come hanno fatto domenica scorsa, spingendoci fino al tie break. Mi aspetto lo stesso entusiasmo e lo stesso calore, anche se sono convinto che il pubblico di Santa Croce cercherà di vincere la partita anche sulle tribune”.
La M. Roma è partita nel pomeriggio per la Toscana con tutti i suoi giocatori. Nel gruppo, già da domenica scorsa, è stato reinserito Simone Spescha che inizierà dalla panchina, ma che, sperando ce ne sarà bisogno, è pronto per dare il suo contributo se la squadra dovesse conquistare la semifinale.