Con un calendario totalmente stravolto, la Tonno Callipo si appresta in soltanto tre giorni ad incontrare prima Trento e poi Treviso in casa.
Quale sia lo stato d’animo della società alla luce di questo vero e proprio sconvolgimento lo abbiamo chiesto all’Avv. Michele Ferraro.

“Come già detto in altre occasioni, la conclusione di questa pagina nerissima per la pallavolo italiana rispecchia il momento storico che attraversa la nostra nazione.
Errori a catena, dietrofront incomprensibili che dimostrano l’incapacità di gestire situazioni in realtà molto semplici e ben regolamentate.
Il tutto nel silenzio assordante del Coni, che avrebbe il compito di vigilare e di intervenire invece di fare falsi moralismi.
Soltanto martedì scorso la nostra società, su richiesta scritta inviata alla Lega, ha conosciuto finalmente ed ufficialmente il nome della squadra che avrebbe dovuto incontrare la domenica successiva…
Dulcis in fundo soltanto alle ore 12.30 di sabato, mentre la squadra era in partenza ha conosciuto la decisione del rinvio della gara contro Pineto.
Non era più logico sospendere la prima giornata di campionato in attesa della decisione del TAR e del prevedibilissimo ricorso al Consiglio di Stato?
Ci sarà un responsabile che pagherà le nostre spese?
Alla lettura del nuovo calendario ritengo che la Lega abbia operato senza le opportune valutazioni e, soprattutto, senza considerare, nel nostro caso, le difficoltà logistiche/organizzative dovute alla nostra collocazione geografica.
Faccio riferimento, in particolare, alla programmazione delle gare del periodo di Natale: è previsto, infatti, che la Volley Tonno Callipo giochi il 23 dicembre a Trento e il 27 dicembre a Treviso; non si è assolutamente tenuto conto che, considerata ripeto la nostra collocazione geografica, il nostro gruppo dovrà per forza di cose partire da Vibo il 22/12 per ritornarvi solo il 28/12.
In tal modo sarà costretto a trascorrere le festività del Santo Natale in viaggio e fuori casa, con le dovute ricadute sul piano morale e, perché no, anche sulla resa in campo da parte degli atleti, per non parlare poi di ben quattro turni di mercoledì nel mese di ottobre con gravi ripercussioni sui nostri incassi.
Mi auguro che si volti al più presto pagina e che tali incredibili situazioni non abbiano più a verificarsi anche se francamente ho molti dubbi in proposito”.

Carmen Maduli
Ufficio Stampa