EDILESSE CAVRIAGO-GHERARDI CARTOEDIT TRATOS CITTA’ DI CASTELLO 3-1 (25-23, 15-25, 27-25, 25-19)
Edilesse Cavriago: Luppi 10, Cavallini ne, Rabezzana 3, Krumins ne, Padura Diaz, Quiroga 14, Prandi (L), Fabbiani 7, Bosi, Kirchhein 4, Canzanella, Burgsthaler 8, Baldasseroni 12. All. Dagioni
Gherardi Cartoedit Tratos Città di Castello: Franceschini 7, Lipparini, Spanakis 3, Marconi ne, Cuda 11, Marino, Sabo 9, Pistovic 13, Zampetti, Di Manno 21, Gustinelli, Cester 7, Marra (L). All. Radici
Arbitri: Perdisci e Orpianesi
Spettatori: 960
Durata set: 26’, 25’, 30’, 25’. Tot. 1h46’
Note Cavriago: ace 1, service error 9, muri 10, ricezione 58%, attacco 48%. Note Città di Castello: ace 5, service error 14, muri 10, ricezione 71%, attacco 51%.

Una di quelle partite che può cambiare un campionato, quando la tensione, in campo e fuori, si taglia con il coltello e sbagliare non è più umano, ma diventa un peccato capitale.
Edilesse Cavriago-Gherardi Cartoedit Tratos Città di Castello è stato questo e tanto altro, un match da cardiopalma che ha visto i ragazzi di Massimo Dagioni uscire vincitori da oltre 100 minuti di grande battaglia sportiva, contro una squadra umbra che, seppur già retrocessa, ha messo in grossa difficoltà l’Edilesse, specie in un terzo set che alla fine è risultato decisivo.
Finisce 3-1 per i gialloneri la partita che può valere mezza salvezza, l’altra metà andrà conquistata nelle ultime 2 giornate, quando Cavriago farà prima visita a Gioia del Colle e poi chiuderà il proprio torneo in casa con Castellana Grotte, nella sfida più importante della storia del club cavriaghese, che può ottenere la prima storica salvezza in serie A2.
Una domenica da urlo per la truppa di coach Dagioni, che una volta portato a casa i 3 punti ha atteso con trepidazione l’esito della sfida tra Isernia e Catania, dopo aver visto anche Bologna perdere in casa con Santa Croce.
Tutto ciò significa essere risaliti a -1 dal quart’ultimo posto occupato dalla Wayel, ma anche a -3 da una Catania che domenica prossima riposerà e all’ultima giornata sarà impegnata in quel di Loreto, sul campo della squadra che si sta giocando la vittoria del campionato con Santa Croce.
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per un finale di campionato da brivido, ma certo è che ora l’Edilesse ha molte più possibilità di ottenere questa salvezza tanto sognata e desiderata.
Si diceva alla vigilia che il match con Città di Castello non sarebbe stato scontato, ed è stato proprio così. Si comincia con un grande equilibrio, poi è Cavriago che con Quiroga e Luppi prova ad allungare sull’8-5. Per Kirchhein non è grande giornata e Città di Castello si riporta avanti sull’11-12, ma Rabezzana s’inventa un pallonetto di gran classe e Quiroga riporta avanti i suoi con un’ottima continuità in attacco (grande partita quella dell’argentino, che ha attaccato con il 59% e ha ricevuto la bellezza di 39 palloni con l’82% di positività), il resto lo fa Luppi, immarcabile al centro. Il centralone reggiano firma il 23-21, poi è Kirchhein a conquistare il primo set ball, che Di Manno annulla prima di sbagliare il servizio che consente all’Edilesse di portare a casa il primo set 25-23.
Identico discorso anche in avvio di 2° set, con gli umbri che però passano sul 7-8 e s’involano 9-12 quando Cester mura Baldasseroni. Il centrale trevigiano si fa male alla caviglia subito dopo, ma l’ingresso di Franceschini esalta ancor di più Città di Castello, che se ne va sul 12-16 e sul successivo 14-21, quando Kirchhein pesta la seconda linea e Dagioni decide che è arrivato il momento di Sandro Fabbiani, salutato dall’ovazione del pubblico.
Cuda uccide definitivamente Cavriago con un paio di ace da brivido, e gli ospiti portano a casa un parziale senza storia: 15-25.
E’ Rodrigo Daniel Quiroga a provare a tenere in piedi i gialloneri in avvio di terzo parziale, coadiuvato da un Burgsthaler che entra decisamente in partita, ed è 8 pari. Di Manno però fa male e Città di Castello vola a +2, prima che un muro del trentino riporti la parità sul 15.
Anche Pistovic sale in cattedra, e sul 17-19 in favore degli ospiti la situazione pare veramente difficile, anche perché un attacco contestato di Baldasseroni potrebbe portare gli umbri a +3, ma gli arbitri concedono attacco buono al romano e sanzionano la panchina di Città di Castello con un cartellino giallo che riporta tutto in parità: 19-19.
E’ una svolta importante del match, l’Edilesse prende fiducia e con lei anche Fabbiani, che mette a terra due palloni pesanti. E’ grandioso Rabezzana quando salva di piede un pallone quasi perso, e Fabbiani chiude il punto facendo “crollare” il Pala Bigi.
Di Manno prova a tenere vivo il set, ma prima un attacco di Baldasseroni, poi un mani e fuori di Fabbiani regalano due possibilità di chiusura ai gialloneri, che sfruttando l’attacco out dell’opposto ospite portano a casa il parziale chiave: 27-25.
Ed infatti nel quarto set l’Edilesse è molto più sciolta, Luppi fa i buchi per terra ed è subito 6-2 per i padroni di casa. Città di Castello prova a rimanere agganciata sino al 12-10, ma quando anche Baldasseroni torna a dominare in attacco e a muro cala il sipario sul match: 16-12 che diventa 20-14. Con Zampetti che spedisce in rete il servizio del 24-18 scorrono i titoli di coda, il “The end” è scritto da un altro errore in battuta di Di Manno, il 25-19 finale è il giusto premio ad una squadra che ci ha sempre creduto e ora vede a pochi passi il traguardo della salvezza.