La compostezza del “bazooka” e la rabbia del presidente. Stati d’animo simili ma reazioni diverse al termine della gara tra Quasar Massa e Castellana Grotte. Reazioni divise tra la soddisfazione di aver visto la squadra giocare ad alti livelli ed alla pari contro una delle pretendenti alla vittoria finale e la delusione per l’ennesima sconfitta dove anche l’arbitraggio ha avuto un suo peso. Tante, troppe le decisioni dubbie che domenica hanno penalizzato Massa nei momenti cruciali dei set. Tante troppi i precedenti dove Massa era già stata al centro delle “attenzioni” di coppie arbitrali discutibili, non ultima la gara della settimana prima contro Isernia. Insomma, la Quasar non ne può più ed a farsi carico dell’amarezza del Massa Versilia è il presidente Italo Vullo.
“Basta, ora non possiamo non reagire – dice di getto il massimo dirigente della Quasar – Anche domenica abbiamo subito un arbitraggio incredibile. Fino ad oggi siamo stati zitti ma non è possibile essere penalizzati ogni domenica. Lavoriamo, investiamo soldi e passione come tutti gli altri e non possiamo veder compromesso il nostro lavoro da decisioni arbitrali incomprensibili. E’ dalla gara con Città di Castello che subiamo arbitraggi incredibili, anche il pubblico si è stancato di questa situazione e domenica lo ha dimostrato fischiando e protestando sonoramente. Insomma, siamo stanchi e per tutelare il nostro lavoro, il nostro pubblico e l’opera faticosa che stiamo compiendo per portare la grande pallavolo nella nostra terra, faremo tutti i passi ufficiali che il caso richiede ed il regolamento ci consente”.
Molto più pacata la reazione del tecnico della Quasar. Luca Cantagalli, del resto, è fatto così. Anche per questo motivo ha avuto il sapore della beffa il cartellino giallo a lui comminato alla fine del secondo set.
Allora Luca, prestazione di alto livello ma ancora zero punti conquistati.
“Si abbiamo giocato una buonissima gara. C’è rammarico per un primo set dove siamo stati sempre avanti e che abbiamo perso di misura. Vincendo quel parziale la gara si sarebbe incanalata su binari ben diversi ed invece ci siamo incartati su noi stessi, cadendo nei vecchi difetti che ci sono soliti. Comunque, ho visto una squadra affamata di vittorie con un Rodrigues che ha giocato da vero trascinatore. Il nostro opposto ha dato una grande contributo e, quando lui cala, notiamo che la squadra fa difficoltà. Bravi, comunque, anche Costa e tutti gli altri che sono stati umili e si sono messi a disposizione della squadra”.
Qualche perplessità l’ha sollevata l’arbitraggio.
“Non amo parlare degli arbitri. Certo il secondo set ci ha lasciato molto amaro in bocca. Sono dispiaciuto perché il mio cartellino ci è costato il parziale ma, veramente, non mi è parso di aver ecceduto e, poi, il cartellino è arrivato subito, senza che in precedenza fosse successo niente. Insomma, abbiamo già tanti problemi che davvero non abbiamo bisogno del “contributo” degli arbitri”.
Ora subito il pensiero a Mantova?
“Gli arbitraggi non devono essere un alibi. Sono aspetti di cui si occuperà la società. La squadra, invece, deve pensare a giocare. A Mantova dobbiamo svoltare, altrimenti è giusto che la società prenda le sue decisioni, anche drastiche”.