Hanno davvero avuto di che divertirsi i circa 1200 spettatori presenti ieri sera al PalaFraraccio. La Olio Pignatelli Isernia e la Nava Gioia del Colle hanno offerto uno spettacolo di alto livello con continui cambi di fronte; alla fine – e ci è voluto il tie break – ha avuto la meglio la formazione di Fenoglio apparsa più effervescente, sia fisicamente che mentalmente, nel corso del quinto set. A fare la differenza anche il grande lavoro a muro dei pentri, non solo per i 13 block messi a segno contro gli 8 del Gioia, ma anche per tutti quei palloni smorzati che la difesa ha potuto rigiocare con facilità. I 53 errori al servizio (27 per Isernia e 26 per Gioia), inoltre, sono indice inconfutabile di una partita impostata in maniera aggressiva sin dalla linea dei nove metri da entrambi i tecnici e sicuramente quel pizzico di perfezione in più nella ricezione locale è stato un altro importante elemento nell’economia della formazione pentra.
Rispetto a gara 1 nessuna novità nello starting six di Cannestracci, invece, a sorpresa Fenoglio schiera Mari (Primio foto) libero al posto di Spampinato e Pagni per D’Avanzo, non al meglio fisicamente.
Sono gli ace di Dias a dare il là alla gara costringendo immediatamente Fenoglio al tempo, Isernia prova a riavvicinarsi con il bel secondo tocco di Valera, ma la Nava ha una marcia in più trascinata da Dias e Diogo.
Nel secondo parziale la parità regna sovrana, mentre la pallavolo cresce di tono con belle combinazioni ideate tanto da De Giorgi quanto da Valera. La svolta prende il via con l’attacco di Libraro, Dias non tiene il passo e sbaglia per due volte prima di prendersi anche un muro dal pari ruolo Darraidou, ancora lui in diagonale alza la voce, gli fa eco Gemmi per chiudere con il sesto block biancoazzurro della frazione.
La Pignatelli parte forte nel terzo parziale: 3-0 grazie al mani out di Gemmi e due attacchi in tribuna di Dias e Rigoni; tuttavia, gli ospiti recuperano con il turno al servizio di capitan De Giorgi, ma il pallonetto di Darraidou beffa la difesa pugliese, mentre il muro a uno di Gemmi su Diogo infiamma il PalaFrarccio che va in delirio per i due ace di Libraro (10-5), mentre tra i due Fenoglio inserisce D’Avanzo per Pagni. Diogo accorcia le distanze, ma per Isernia sale in cattedra Peralta, autore anche di un ace che porta alla seconda sosta tecnica (16-12). Una serie di errori in battuta agevolano i padroni di casa; non sbaglia Dias al primo servizio, ma manda in rete quello successivo, per Isernia è Gemmi, sempre in battuta, a fornire ai suoi quattro palle set, la prima è annullata per un errore in difesa, ma la seconda, affidata in primo tempo a Peralta, va a segno.
Il 2-1 pare appagare i pentri e galvanizzare i pugliesi che con l’ingresso di Belardi per Giosa, sul 6 pari, sembrano trovare la giusta quadratura imbeccando due muri, rispettivamente su Darraidou e su Gemmi, e un ace di Diogo che allarma il tecnico cuneese dell’Isernia che ricorre al tempo. La Nava continua a macinare punti mentre la temperatura nell’impianto di via Gioivanni XXIII si surriscalda oltremodo, non solo sugli spalti, ma anche in campo. La coppia Puletti-Gentile, impeccabile nella direzione di gara e nella gestione autorevole della stessa, opta per una momentanea sospensione del match, un toccasana per una partita maschia, giocata sui nervi, ma mai scorretta. Gli animi si placano e la pallavolo può tornare a regalare emozioni: favolosa la pipe di Diogo, alla quale risponde con un delizioso pallonetto Darraidou. Il successivo ace di Valera e il muro di D’Avanzo, che riducono a meno 3 lo svantaggio molisano, fanno chiamare il tempo a Cannestracci, ma Isernia pasticcia su una ricezione lunga di Diogo. Fenoglio vede l’ombra del tie break e concede una pausa, nell’ordine, a Libraro, sostituito da Bertoli, a Valera, al suo posto Kindgard, e a Darraidou, il cui posto è preso da De Luca. Il parziale non è finito, c’è ancora il tempo di vedere un bel block out di Gemmi e un muro a una mano di D’Avanzo, mentre la mente è già al tie break, prima che l’uomo set Belardi decreti di fatto la conclusione di gara al quinto.
Sono gli errori al servizio a dare avvio al tie break, ma è proprio la battuta dell’opposto argentino in forza alla Pignatelli a fornire la chiave di volta del set (e del match). Un break di quattro lunghezze che porta dritto al cambio campo e ancora una volta sono gli errori dai nove metri a caratterizzare il gioco. Il muro di Darraidou, autore di 24 score, due in meno del top scorer Dias, preannuncia la “bella” di mercoledì a Gioia del Colle (ore 20.30) che viene decretata definitivamente dallo stesso opposto in diagonale e da Libraro in pipe.
Anna Palermo
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