Per amore o per forza. Lo dice la classifica. L’Edilesse occupa quel quart’ultimo posto che per La Nef è la meta da raggiungere: quattro i punti che i fidardensi devono recuperare al Cavriago stesso e alla Sp Catania con la carta degli scontri diretti da sfruttare. Il pala Olimpia ospita (domenica, ore 18.00, arbitrano i torinesi Goitre e Venturi) il confronto con una formazione rinfrancata dal sonoro successo di domenica scorsa a Bologna che ha interrotto una fila di otto passi falsi consecutivi, un’Edilesse che conta tanti successi quanti La Nef (sei) ma ben quattro dalla posta piena. La differenza, per il momento, è tutta lì e nel risultato dell’andata quando i fidardensi si spensero dopo un avvio promettente. La Nef-Cavriago, dunque. «E’ una delle ultime opportunità – sprona capitan Chicco Pirri, detentore del timone in regia – o meglio, vincendo teniamo i giochi aperti sino alla fine, mentre in caso di sconfitta si complica ulteriormente la situazione. Certo, se ci troviamo in fondo alla graduatoria non è un caso: ma se finora non siamo stati né abili né fortunati a cogliere le occasioni, adesso siamo in crescita e dobbiamo afferrare la mano che il calendario ci tende. Oggi è fondamentale battere Cavriago, poi ci sono due trasferte in cui bisogna guadagnare qualcosa e a seguire ben tre gare casalinghe: è un fattore a noi favorevole». Il passo più importante va però compiuto subito. «L’Edilesse non è una squadra concepita solo per salvarsi – spiega Pirri – probabilmente aveva altre prospettive, legittimate dalla presenza di atleti di esperienza come Fabbiani, Baldasseroni, Rabezzana e Quiroga. Dobbiamo affrontarla con tranquillità, consapevoli che se teniamo il livello alto come abbiamo fatto recentemente fra le mura amiche, possiamo farcela. Tecnicamente non è una squadra che spinga molto il servizio; è importante riuscire ad organizzare al meglio il nostro gioco ed evitare di commettere errori». In settimana, La Nef ha effettuato quattro set di allenamento con la Golden Plast P.P.Picena di B1, tenendo a riposo Paterniani e Belcecchi, ma entrambi sono in recupero.