Nel post partita dell’impresa realizzata contro Roma domenica scorsa, coach Lattari ha elogiato il lavoro oscuro dei suoi più stretti collaboratori sia dello staff tecnico che di quello medico. Tra questi il preparatore atletico Massimo D’Elia, tarantino doc, che è riuscito con grande umiltà a farsi seguire bene dai giocatori, tra i quali alcuni avevano lavorato per anni con Vanni Miale (ora a Montichiari). “Ho cercato di personalizzare il mio lavoro impostandolo in maniera differente rispetto agli altri anni. Seguendo la conformazione fisica dei ragazzi e svolgendo un’anamnesi completa di ogni atleta ad inizio stagione ho cominciato un processo di rieducazione motoria” – afferma D’Elia –“Grazie alla collaborazione dei giocatori ho impostato il lavoro non soltanto sulla potenza, come accaduto in precedenza, ma curando in particolar modo la prevenzione per cercare di evitare di arrivare già a metà campionato con diversi acciacchi muscolari”.
La vigilia del match con Roma è stato particolarmente carico di tensione perché c’erano diversi giocatori in condizioni fisiche precarie. In campo però, stringendo i denti, è scesa comunque la formazione titolare. D’Elia racconta quella che era la situazione pre-partita: “Abbiamo tribolato un po’. Si è dovuto lavorare tanto e lottare sino all’ultimo per riuscire a mettere in campo giocatori acciaccati come Rak, Patriarca e Latelli. Sino all’ultimo credevamo di non farcela. Poi, fortunatamente, con la grande forza di volontà di questi ragazzi e l’aiuto dello staff medico, siamo riusciti a renderli arruolabili per il match che alla fine ci ha regalato davvero delle emozioni fortissime soprattutto perché sapevamo di aver compiuto quasi un miracolo”.Per il preparatore atletico tarantino la soddisfazione maggiore del suo lavoro è proprio vedere in campo una squadra sana che lotta su ogni pallone: “Si è vero. Vederli lavorare bene ogni giorno in palestra senza problemi fisici e poi giocare con il cuore la domenica fornendo delle grosse prestazione, mi ripaga”.Infine un cenno al rapporto con coach Lattari: “E’ una persona squisita, eccezionale. C’è davvero tanto da imparare da lui. Posso dire che io sono quasi abbracciato a lui perché ci lavoro gomito a gomito e grazie lui posso crescere anche professionalmente”.
Ufficio Stampa Prisma Taranto Volley – Foto Ninni Cannella