Mancano meno di due settimane all’avvio del campionato (28 settembre, al Palacatania, contro Città di Castello) e la Pallavolo Catania è al lavoro già da quasi un mese. Ieri i giocatori rossazzurri e lo staff tecnico sono stati ospiti, in una cena informale, del presidente Giuseppe Gitto che non ha fatto mancare il suo incoraggiamento.
“Sono sicuro che gli atleti che erano con noi durante la passata stagione sapranno confermarsi – ha detto il presidente alla squadra – e che i nuovi non saranno da meno. Indossare la maglia della Pallavolo Catania, e in generale di Catania, è un privilegio, ma anche una responsabilità. Inoltre i nostri ragazzi non rappresentano solo la Pallavolo Catania, ma anche la nuova Catania Sportiva di cui devono essere i primi testimonial”.
– Che squadra è questa Pallavolo Catania?
“Un gruppo solido, compatto. E’ questa l’impressione che si ricava parlando con i giocatori e col tecnico. Un gruppo che affronterà un campionato difficilissimo, dove ci sono 4 squadre (Latina, Roma, Castellana e Mantova) che reputo superiori alle altre. Sono sicuro che i ragazzi daranno il massimo per raggiungere il miglior risultato possibile”.
– Che sarebbe?
“Ovviamente non poniamo limiti alla provvidenza, ma ad inizio stagione è giusto che l’obiettivo della squadra sia lottare per mantenere la categoria senza affanni. Se poi questo si trasformerà in una qualificazione ai play off o in qualcosa di più, tanto di guadagnato”.
– E’ una stagione importante anche per la Catania Sportiva.
“Stiamo predisponendo tutti gli atti propedeutici per la realizzazione della polisportiva. E’ un’idea innovativa dalle nostre parti, ma l’aggregazione è l’unico fattore che può consentire alle società sportive non calcistiche di mantenere alto il livello e di andare incontro alle economie di scala”.
– La fiducia nella nuova stagione c’è dunque, ed è tanta, ma è sempre meglio rivolgersi anche a chi, per così dire, sta molto più in alto.
“Ieri, durante la cena con la squadra, è intervenuto anche padre Ignazio Mirabella. Abbiamo fatto benedire la stagione, perché crediamo in noi e soprattutto crediamo in Dio. Non abbiamo chiesto miracoli o promozioni, ma serenità nel portare avanti una stagione difficile. A proposito di serenità, ci tengo a ringraziare tutti i dirigenti che lavorano dietro le quinte e garantiscono alla nostra società di affrontare nel miglior modo possibile le difficoltà che si incontrano durante un anno sportivo”.