Dopo la sconfitta interna patita sabato scorso contro Montichiari, la Famigliulo si ritrova ora a dover inseguire una salvezza sempre più lontana. L’occasione sprecata dai rossoneri nell’ultimo turno di campionato era davvero delle più ghiotte, considerando i passi falsi contemporanei di Latina, Padova e Taranto. E il rammarico cresce ancor più se si considera che la Famigliulo nel punteggio era avanti ai lombardi sia nel 1° set (24-22) sia nel 2° set (19-16), salvo poi cedere parziali e match alla formazione allenata da coach Velasco. Ora restano gli ultimi tre turni di campionato da giocare, con il gap-salvezza da recuperare comunque fermo ad una lunghezza. Purtroppo, però, per Corigliano il calendario non è certo dei più abbordabili, se pensiamo che la formazione calabrese dovrà giocare due gare in trasferta (Modena, il 30 marzo prossimo, e Roma il 6 aprile) e una sola in casa (il 3 aprile) contro il forte Piacenza. A ciò bisogna aggiungere che Biribanti è uscito malconcio dal campo nel 3° set contro Montichiari: per lui, adesso, è da valutare l’entità dell’infortunio al polpaccio, ma a due settimane dal termine del torneo i tempi sono davvero stretti per un pronto recupero.
Sulla sconfitta di sabato è tornato ieri il coach dei rossoneri Alberto Giuliani, ovviamente amareggiato per l’occasione fallita dal suo team: «Ci dispiace molto non aver colto 3 punti assolutamente conquistabili –ha detto il tecnico della Famigliulo-. E il rammarico è ancora maggiore poiché in settimana ci eravamo allenati davvero oltre i nostri limiti; i ragazzi avevano dato tutto in palestra ed è palese, visto l’andamento della gara contro Montichiari, che sono stati frenati dalla troppa voglia di far bene. Dico ciò perché altrimenti non sarebbero spiegabili i tanti errori commessi, così come non ci era mai capitato. Avevamo trovato il bandolo della matassa con Maric a posto 4 e Biribanti opposto (nel 3° set, ndr) ma ancora una volta la cattiva sorte ha voluto che Biribanti si infortunasse lasciandoci privi del suo apporto nel 4° set». Il rammarico maggiore Giuliani lo ha espresso in relazione alla cattiva gestione delle situazioni di gioco nei punti finali del 1° set: «Sul 24-22 dovevamo chiudere, sarebbe stata tutta un’altra partita. C’è stata poca lucidità da parte nostra, il resto l’ha fatto l’ottimo servizio di Montichiari; lo stesso dicasi per il finale del 2° set, quando abbiamo subito un break di 4 punti e siamo andati sotto 19-20, perdendo poi il set. Queste situazioni e, in particolare, il finale del primo set, hanno contribuito ad innervosire oltremodo la mia squadra, che già di suo ha avuto un approccio teso alla partita. Ripeto -ha aggiunto Giuliani- non siamo stati né efficaci né efficienti, e questo è un peccato perché venivamo da una settimana di allenamento perfetta, dove abbiamo lavorato proficuamente in ogni attimo di ogni allenamento». Sui risultati incrociati delle dirette concorrenti per la salvezza, Giuliani ha commentato: «Il fatto che abbiano perso tutte è l’unica nota positiva. Purtroppo, però, per noi restano sempre meno occasioni per agguantare il nostro “scudetto”, ossia il terzultimo posto. E’ anche vero, però, che quando siamo con l’acqua alla gola tiriamo fuori il meglio -ha concluso il coach rossonero pensando alle prossime gare rimaste- ma le salvezze si costruiscono in casa e noi quest’anno davanti al nostro pubblico proprio non ci siamo riusciti».
[Nella foto di D. ARIETA: Alberto Giuliani in panchina]

Johnny Fusca
Ufficio Stampa Famigliulo Volley Corigliano
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