“Veniamo da due settimane di lavoro molto intenso: per la prima volta ci siamo allenati praticamente tutti insieme, anche con i nazionali. Abbiamo svolto un lavoro importante sia fisicamente che tecnicamente: diciamo che siamo pronti anche se sappiamo che a Taranto ci attende una sfida molto tosta”. A parlare è Andrea Giani alla vigilia della partenza verso Taranto: mercoledì, 16 gennaio, è infatti in programma la ripresa del Campionato di Serie A1 TIM con l’ultima giornata del girone di andata, ed al PalaFiom alle 20.30 è in programma Prisma Taranto-Cimone Volley.
Anche oggi doppia seduta di allenamento per Ricardinho e compagni, poi domani mattina, martedì, la partenza verso Taranto. “Come ho detto sappiamo che a Taranto ci attende una partita molto impegnativa – spiega l’allenatore gialloblù – Taranto ha bisogno di punti, gioca una buona pallavolo e sul loro campo tutte le squadre, anche le “big”, hanno fatto fatica. Noi comunque stiamo bene, abbiamo voglia di tornare in campo e siamo motivati. La cosa più importante, poi, è che abbiamo lavorato bene: ogni ragazzo sapeva quali erano gli aspetti tecnici sui quali si doveva concentrare e quando c’è collaborazione e condivisione è più facile allenarsi”.
La gara di mercoledì servirà anche per stabilire la griglia e gli accoppiamenti della Final Eight di Coppa Italia (alla quale parteciperanno appunto le prime otto squadre classificate al termine del girone di andata): “Noi dobbiamo solo pensare a fare di tutto per vincere a Taranto e crescere nel nostro livello di gioco. Quanto all’avversario di Coppa Italia, diciamo che sarà comunque un avversario difficile. Ma come dico sempre se vuoi vincere qualcosa di importante devi saper vincere contro chiunque…”.
L’allenatore del Cimone Volley parla anche del Torneo di Qualificazione Olimpica di Smirne che ha visto la vittoria della Serbia (che si qualifica così per Pechino) e l’uscita di scena nel girone dell’Italia: “Il torneo in Turchia ha detto se l’Italia vuole pensare di battere le squadre più forti deve continuare sul lavoro che Anastasi ha iniziato. Certo le sconfitte pesano e pesano come macigni, ma per rimuovere i macigni bisogna solo continuare a lavorare e iniziare a vincere passo dopo passo. Non si può pensare che le cose cambino nel giro di un giorno o di un mese. I giocatori li abbiamo: continuiamo a lavorare… Penso anche che gli allenatori dei Club debbano aiutare Anastasi: i giocatori si allenano, giocano e crescono tanto nei loro club. Ci deve essere collaborazione, confronto e comunicazione tra l’allenatore della nazionale e quelli dei club”.