Che sarebbe stata una partita emozionante lo si era detto già dalla presentazione, che ci sarebbero voluti il tie break e due ore di gioco lo si poteva immaginare, ciò che invece non era preventivabile e che Olio Pignatelli Isernia-Tonno Callipo Vivo Valentia fosse un match da due volti. Primi due set ad appannaggio degli ospiti, terza e quarta frazione firmate dalla determinazione della Olio Pignatelli che riporta equilibrio al match per giocarsi tutto al tie break, dove gli uomini di Travica riescono ad avere la meglio. Insomma, una marea di spunti ed emozioni davvero difficili da descrivere. Certo lo spunto più lampante è il carattere di una squadra giovane, che sotto di due set, riesce a ritrovarsi nel gioco e nella mente e a raddrizzare una partita che sembrava finire nel paniere calabrese, senza troppe difficoltà, già a fine primo set.
Infatti, la Tonno Callipo parte in quarta e in casa pentra sembra quasi non venga opposta resistenza ai colpi dello schiacciatore Contreras che decreta il primo allungo sul 5-9. Con un muro di “Nano” Postiglioni e uno di Leo Negao gli isernini si riportano sull’8-10, ma non basta! Gli uomini di Travica difendono tutto, ma è difficile stabilire il limite tra la loro ottima difesa e la poca incisività in attacco dei biancoazzurri. Nonostante la buona ricezione Scappaticcio ha un bel dilemma da sciogliere: non passa l’opposto, non passano le bande, allora palla a centro con Postiglioni che è l’unico a trovare i varchi giusti e, infatti, l’Isernia chiude la prima frazione con un misero 26% in attacco.
Al rientro in campo si viaggia punto a punto, ma sono Insalata e Cicola a dare il via a un break che porta i giallorossi sull’11-15. Sembra la resa per la compagine di Mimmo Chiovini, che aveva già sfruttato un time out per chiedere ai suoi maggiore concentrazione e cattiveria agonistica. I dettami del coach portano i loro frutti. Un muro di Tamburo, due attacchi di Bidegain, un secondo tocco di Scappaticcio e un ace di Tamburo (16-17) inducono Travica a spezzare il ritmo locale. Mossa opportuna, al rientro il giovane opposto pentro manda out il servizio. Chiovini decide di cambiare la diagonale titolare inserendo Falcone e De Luca, proprio un punto di quest’ultimo riporta a meno uno il gap per i pentri (19-20). Opta per la medesima soluzione anche la Tonno Callipo: fuori Raphael-Sirri per Bozidis-Oro. Si procede in equilibrio con lunghi scambi su entrambi i fronti, ma dopo il muro su Bidegain, non brillante in attacco, Chiovini si gioca la carta Gemmi. La maggiore freschezza del marchigiano tiene la Olio Pignatelli aggrappata agli avversari, ma è un suo errore in battuta a consegnare il set ai calabresi.
I tre punti consecutivi di Gemmi convincono coach Chiovini a tenerlo in campo anche nel terzo parziale, utilizzando la regola dell’Under 23 con Spampinato per dar manforte in ricezione; lo schiacciatore scuola Lube lo ripaga con un 100% in attacco che consente di far crescere tutta la manovra offensiva pentra, anche perché Tamburo e Negao non si ritrovano sempre muro a tre come accaduto più volte nel corso delle prime due frazioni. Le ottime percentuali registrate in ricezione (94%-69%) danno la possibilità a capitan Scappaticcio di imprimere maggiore fluidità alla manovra e il 25-20 (muro di Nano sulla pipe di Contreras) è sintesi del ritrovato equilibrio nei meccanismi di gioco.
Il match si riapre, ma Polidori e soci fanno un immediato 0-3 spezzato solo dal primo tempo dell’ex Tomasello. Dopo l’attacco out di Sirri, per i pentri Tamburo si porta sulla linea dei nove metri, il suo servizio fa male: Vibo fa due ricezioni lunghe che si trasformano in due rigori messi a segno da Gemmi e Postiglioni; sempre il centrale romano – ancora una prova maiuscola per lui, che chiuderà con un 75% in attacco – mette le sue mani a muro per l’allungo che scalda il pubblico su espressa richiesta di coach Chiovini. Il sestetto molisano gioca in scioltezza gestendo le due lunghezze di vantaggio e anche quando Vibo si riavvicina, muro di Fantin su Tamburo (18-17), con tranquillità preme il piede sull’acceleratore. Gli autori dell’allungo sono i due schiacciatori classe ’85, Gemmi e Tamburo, quest’ultimo prima restituisce la fotografia a Fantin e poi stampa una parallela nella metà campo vibonese (21-17) che induce Travica a chiamare il tempo. Per Vibo il set è compromesso.
Sarà il tie break a decidere le sorti di un match vietato ai deboli di cuore. Grande equilibrio nei primi punti, poi Sirri e Contreras (per entrambi 19 score) fanno la voce grossa (5-8); l’attacco di Tomasello riaccende le speranze locali (7-9), ma dall’altro lato della rete gli risponde il pari ruolo Insalata che consegna il pallone a Raphael che con il suo turno in battuta fa un break di tre punti che la Olio Pignatelli non riesce a colmare.
Al termine del match in casa Olio Pignatelli Isernia c’è un po’ di rammarico per come è stato gestito il primo parziale, ma grande soddisfazione per la reazione dell’intero gruppo che ha consentito di strappare un punto ad una squadra che fa della grande esperienza dei suoi atleti il suo punto di forza. Un punto buono per il morale e per una classifica sempre più concentrata, anche nella giornata di ieri tante le sorprese a partire dalla sconfitta casalinga dell’ormai ex capolista Catania ad opera del Mantova prossima avversaria dei pentri.
Anna Palermo
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