Paradossalmente la gara più semplice vista la distanza in classifica tra la Olio Pignatelli Isernia e la Tiscali Cagliari poteva essere dal punto di vista psicologico la più difficile per i biancoazzurri, soprattutto perché nell’anticipo di sabato l’altra capolista del torneo cadetto, la TTT Lines Catania, si era imposta per 3 a 0 sulla Materdomini Castellana, prossima avversaria dei pentri. Invece, la Olio Pignatelli Isernia è rimasta concentrata e con la solita umiltà è scesa in campo e ha tenuto il passo della formazione siciliana rispondendo con il medesimo punteggio sulla Tiscali Cagliari dell’ex Costantini.
Un match caratterizzato in tutti e tre i set da un iniziale equilibrio spezzato sul finire di ciascun parziale dalla maggiore concretezza dei padroni di casa trascinati dal numeroso e caloroso pubblico presente. Sugli spalti del PalaFraraccio anche il capitano di tante battaglie, Luca Maresca, e Michele Iorio, presidente della Regione Molise, co-sponsor della società di Mimmo Cicchetti.
La gara è iniziata con un break di 5-1 per gli uomini di Chiovini realizzato grazie a quattro attacchi vincenti del brasiliano Negao, risultato top scorer del match con 15 punti. Gli ospiti provano ad avvicinarsi affidandosi al croato Sikiric, ma al rientro sul mondoflex, dopo il secondo time out tecnico, è Nano Postiglioni, ex di turno, a salire in cattedra: due primi tempo e un muro danno l’input all’avanzata isernina (19-16). Proprio quando deve servire il centrale romano, Chiovini decide di inserire Pagni, affinché con la sua battuta jump floating possa mettere in difficoltà la ricezione cagliaritana, ben tenuta dal giovane libero Fadda, sicuramente il migliore dei suoi.
Tuttavia, qualche passaggio a vuoto in attacco dell’Isernia consente alla Tiscali di riportarsi a meno uno, tanto da indurre il trainer ascolano a richiamare in panchina Negao per Gemmi. Il sestetto pentro ritrova la quadratura grazie ad un paio di eccellenti interventi in difesa del libero Kangasniemi e di due muri imperiosi su Sikiric di Bidegain, apparso fino a quel momento non incisivo come al solito. L’argentino, invece, da giocatore esperto, tira fuori le unghie nel momento clou e fa suo anche il punto del 25-20.
La seconda frazione inizia con un muro del regista Salas su Negao e almeno fino al 16 pari è la Tiscali Cagliari ad essere avanti, seppur di una sola lunghezza. A questo punto un primo tempo del centrale Tomasello, una parallela di Tamburo e l’attacco out di Bergamo portano la Olio Pignatelli sul +3 e costringono coach Scarduzio a chiamare il tempo e a cambiare la diagonale titolare inserendo Orrù e Francesconi. L’attacco di quest’ultimo lascia intravedere un finale di set combattuto, ma ci pensa ancora una volta l’ex capitano della nazionale argentina a mettere le sue mani a muro e allargare il gap a favore dell’Isernia. Per gli ospiti prova ad alzare la voce Rigoni, fino a quel momento lasciato in disparte dal suo palleggiatore, con un break di tre punti (24-22), Scappaticcio affida la palla set al giovane Tamburo, che di partita in partita acquista sempre più sicurezza, il toscano mette giù e per i biancoazzurri è il 2-0 in conto set.
La Tiscali rientra in campo più determinata portandosi sull’8-12, con un muro di Rigoni, che induce Chiovini a spezzarne il ritmo con un time out; la pausa è produttiva, tanto che il gap si riduce a due sole lunghezze (10-12) grazie anche a un attacco out di Bergamo, a seguito del quale il trainer cagliaritano, di origini molisane, lo richiama in panchina dando spazio a Francesconi. La Olio Pignatelli Isernia riagguanta l’equilibrio con un cartellino giallo a Scarduzio a seguito delle proteste per un paio di decisioni arbitrali dubbie. La Tiscali si riporta avanti grazie all’errore dai nove metri di Tamburo, ma Gemmi (entrato poco prima per Bidegain) stoppa Scilì con un muro riportando la situazione in parità che perdura fino al ventunesimo punto, quando l’attacco di Negao e due muri di Tomasello fanno 24-21, la successiva palla sparata in tribuna da Rigoni consegna la partita agli isernini che restano in vetta alla classifica facendo sognare un’intera regione.
Anna palermo
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