VERONA: Boninfante 5, Rigatelli 1, Muraguti, Grassi, Birarelli 6, Bartman 16, Sorcinelli (L), Gato 6, Howard 25, Bontje 15. All. Angelo Lorenzetti.
PRISMA: Vicini (L), Ricciardello ne, Pavan 1, De Palma, Valdir ne, Patriarca 8, Nuti 4, Vulin 7, Felizardo 14, Granvorka 23, Anderson 31. All. Vincenzo Di Pinto.
ARBITRI: Giani di Piacenza, Zecchini di Modena.
NOTE: parziali 25-22, 23-25, 28-26, 17-25, 16-14. Durata set: 27’, 30’, 35’, 28’, 20’ per un totale di 2 ore e 20 minuti. Verona: attacco 48%, muri vincenti 11, ace 5, battute sbagliate 13, ricezione positiva 66% (perfetta 50%). Taranto: attacco 53%, muri vincenti 16, ace 3, battute sbagliate 20, ricezione positiva 62% (perfetta 42%). Spettatori 2300. Mvp della gara Daniel Allan Howard (Marmi Lanza Verona).

La Prisma conquista solamente un punto in casa della Marmi Lanza ultima in classifica. Ma è un punto storico, che le permette di qualificarsi, come ottava, alle final eight di Coppa Italia anche si disputeranno a Bassano del Grappa il 28 febbraio e 1 marzo, e che anticipano le final four di Milano del 3 e 4 marzo.
Il match ha tre grandi assenti: Maurizio Castellano, fermato da una contrattura muscolare nell’immediata vigilia, il campione del mondo Lorenzo Bernardi, infortunatosi nell’ultima sfida giocata con Perugia, e l’opposto Francesco Biribanti. Taranto parte contratta, realizzando i primi punti con Vulin. Dall’altra parte Howard, nell’insolito ruolo di opposto per l’assenza di Biribanti, Bontje e Bartman fanno male, mentre il muro ferma Granvorka: il risultato è il +5 (13-8) per la Marmi Lanza. Di Pinto è costretto a chiamare time-out e i risultati si vedono, perché la Prisma cresce a muro e si riporta sotto (14-13). L’aggancio sembra essere a portata di mano e invece un attacco sbagliato di Anderson, un muro di Howard sul brasiliano e un errore tarantino di rotazione lanciano Verona sul 19-13. Verona tiene il margine anche se nei punti finali si sgonfia, con Taranto che le arriva vicino sul 23-21 grazie ad una serie di errori della Marmi Lanza. Ma Bartman realizza il primo punto sul secondo set ball.
Al rientro in campo Verona passa subito avanti con due muri su Granvorka e Anderson. Taranto tenta la fuga con un ace del brasiliano (7-9) e Verona rientra subito (9-9) con un colpo del palleggiatore Boninfante e uno di Birarelli. Ma la Marmi Lanza a questo punto è colpita da una vera tegola, perché già priva di Bernardi e Biribanti, deve fare a meno di Gato, che si fa male ad una caviglia ed è costretto a lasciare il posto a Rigatelli. Verona sembra accusare il colpo (12-14), ma la reazione è tutt’altro che negativa perché un attacco di Howard e un muro su Anderson spianano la strada al break di 4-0 per la Marmi Lanza che va avanti sul 16-14. Il break lo realizza il muro su Bartman (20-21) e parte qui un nuovo punto a punto chiuso però dal buon momento di Patriarca e dal muro della Prisma.
La Prisma vuole far valere la differenza di classifica, ma la Marmi Lanza è dura a morire: cede solamente (6-8) quando Granvorka si riscatta dopo un muro subito un attimo prima e con Anderson che con una bordata regala ai rossoblu il +4 (6-10). Verona poggia tutto sulle spalle di Howard, fuori ruolo e con la squadra priva dei primi tre terminali offensivi: la parità (14-14) anticipa il break di 3-0 di Taranto che con due muri su Bartman e Howard (15-18) costruisce un nuovo vantaggio che cresce fino al 18-22 firmato da Nuti. La strada sembra ormai spalancata verso Il terzo set e invece l’australiano Howard guida i suoi verso un pareggio clamoroso concretizzato su un attacco errato di Anderson: 22-22 e 24-24 con il primo set ball tarantino sciupato per un errore di Patriarca in battuta. I vantaggi premiano Verona, che al primo set ball torna avanti 2-1.
La ripresa di Taranto è però furente: tre muri consecutivi valgono la prima fuga (2-6) che costringe Lorenzetti alla sospensione. Taranto non gioca bene come nelle ultime apparizioni, ma riesce comunque a gestire il vantaggio di 4-5 punti, incrementandolo sul 10-17 con un muro di Nuti e un ace di Anderson. La Prisma è padrona del campo: un muro di Felizardo vale l’11-20 e, nonostante il tentativo di rientro del sestetto scaligero, la Prisma porta a casa il set che vale la Coppa Italia.
Tie-break: dopo il punto iniziale di Bartman le proteste dei veronesi costano un’ammonizione e dunque un punto per Taranto che scatta sull’1-3. Taranto sembra poter raggiungere facilmente il successo (5-8) ma Howard decide che il match è ancora aperto, pareggiando sull’8-8. L’esito è dunque riaperto, si arriva ai vantaggio e Verona realizza il suo primo successo sul secondo match ball.

Angelo Loreto
Responsabile ufficio stampa
Prisma Taranto Volley