Ci sarà anche Mikko Esko – tra i tanti volti noti della Finlandia – a festeggiare i 90 anni dall’indipendenza della sua Nazione. Domani, giovedì 6 dicembre, il palleggiatore dell’Antonveneta Padova volerà ad Helsinki su invito dello stesso Presidente della Repubblica, che per l’occasione l’ha voluto nella capitale per commemorare questo importante anniversario. Tra i tanti personaggi politici, imprenditoriali e sportivi, ci sarà anche Kimi Raikkonen, campione del mondo 2007 di F1, titolo ottenuto con la scuderia italiana Ferrari.
«Per me è un grande onore essere chiamato in questa occasione – dice Esko – ed è una sorta di coronamento di un 2007 fantastico, sotto ogni punto di vista». L’anno che sta per concludersi ha significato molto nel suo percorso di vita professionale e privato. «Con l’Antonveneta Padova stiamo ottenendo risultati lusinghieri – prosegue – e lo stesso vale per la mia Nazionale. Inoltre mi sono sposato e sento di essere maturato sotto molti punti di vista. Questo è stato uno degli anni più belli della mia vita».
Venendo alla gara del 9 dicembre contro la Famigliulo Corigliano, il palleggiatore pensa che potrà essere l’occasione giusta per capire dove può arrivare questa squadra. «In otto gare finora disputate – spiega – abbiamo ottenuto più punti di quelli che pensavamo. Siamo andati oltre le più rosee previsioni. Non penso che sia un caso, perché abbiamo giocato contro le squadre più forti del campionato tra cui Roma e Treviso. Ora dovremo affrontare formazioni che hanno come obiettivo una salvezza tranquilla e sappiamo che non ci faranno regali. Una vittoria contro Corigliano, però, potrebbe aprirci nuovi orizzonti. Non credo che a quel punto sarebbe sbagliato pensare ad arrivare alla Coppa Italia». Non preoccupano nemmeno gli eventuali cali di forma che – quasi inevitabilmente – arrivano nel corso della stagione. «Negli ultimi due anni – continua Esko – avevamo ottenuto molte sconfitte e questo di certo influiva sulla stanchezza generale. Ora invece il morale è alto e sono sicuro che sarà più facile mantenere un buono stato di forma. L’entusiasmo chiama vittoria». Mikko poi si diverte a fare un paragone tra le “sue” due squadre. «L’Antonveneta Padova e la Finlandia si assomigliano molto – dice – nel senso che possiedono sia giocatori d’esperienza che giovani dalle buone speranze. Ho lavorato tre anni con Berruto e i risultati del tanto lavoro svolto in Nazionale vengono a galla ora. A Padova abbiamo la fortuna di essere un gruppo coeso e di avere un allenatore come Bagnoli, che fin dal primo giorno ha avuto le idee chiare sul lavoro che si doveva svolgere per essere competitivi fin da subito». Proprio parlando di giovani, Esko fa i complimenti al suo compagno di squadra Lorenzo Perazzolo. «E’ poco più che ventenne – dice – ma è uno degli opposti più forti in circolazione. Il suo pregio è quello di saper saltare molto alto, tanto che – quando gli servo il pallone in seconda linea – è come se fosse in prima». Un consiglio per i giovani atleti? «Allenatevi molto e cercate di trovare una costanza nel gioco, a costo di scendere di categoria o di militare in squadre meno blasonate di altre ma che ti permettono di essere in campo ogni domenica. Questa è la ricetta vincente per arrivare in alto». Parola di Mikko Esko.
Alberto Sanavia
Ufficio Stampa Antonveneta Padova
Nell’immagine: Mikko Esko. (foto Piran)