Bassano espugna Avellino conquistando l’intera posta in palio. È questo l’epilogo di un match che ha visto quasi sempre la Divani & Divani piazzare importanti break in avvio di set, con la formazione veneta capace però di mettere a terra i palloni che contano nei momenti decisivi.
Primo set fatale ai verdeblu che avanti 16-12 alla seconda sirena, e 21-17 al time out chiesto da Dalla Fina, si fanno rimontare e superare subendo la beffa ai vantaggi. Stesso copione nel parziale successivo nel quale Bassano aumenta le percentuali in ricezione e Ronaldo si conferma in grande spolvero in regia.
È proprio il fondamentale della ricezione il nodo critico per la squadra irpina. Le buone prestazioni della retroguardia nelle scorse giornate non trovano conferme contro i giallorossi: a fine gara i padroni di casa fanno registrare solo un 39% di perfezione (contro il 56% di Bassano) mentre negli altri fondamentali c’è un sostanziale equilibrio.
Sotto di 2-0, arriva nel terzo set la reazione della pallavolo Avellino sospinta dal pubblico (quasi 800 spettatori per il record di presenze in questa stagione); sul 2-1 il Del Mauro spera nella rimonta ma nel quarto set è ancora il finale a giocare un brutto scherzo alla Divani & Divani: sul 20 a 20, complici diversi errori arbitrali e non, Bassano ha vita sin troppo facile nel portare meritatamente a casa la vittoria.
Da martedì si torna in palestra per preparare la sfida in terra marchigiana di domenica sera contro la Esse-Ti Carilo Loreto.
TABELLINI
DIVANI&DIVANI AVELLINO – FIORESE SPA BASSANO 1-3 (28-30, 22-25, 25-20, 23-25). Durata set: 29′, 25′, 24′, 30′; tot: 108′.
DIVANI&DIVANI AVELLINO: Perez Moreno 17, Enoch 15, Lionetti (L), Marolda, Domizioli 2, Garnica 2, D’avanzo 7, Nemeth, Kirchein 20, Bassi 13. Non entrati De Palma, Bonito. All. Mosca Aniello.
FIORESE SPA BASSANO: Shittu 17, Pianese, Gitto 14, Pagotto (L), Guarise 8, Henrique 2, Olteanu 19, Castellani, Dalla Libera 13, Guidolin (L). Non entrati Canella, Dal Molin. All. Dalla Fina Mirco. ARBITRI: Massimiliano Bartoloni, Bruno Frapiccini.