Doveva essere la partita in cui dare il massimo ed invece è rimasto tutto come prima. Un 3-0 pesante in virtù di quanto fatto vedere nel secondo e terzo set ed anche per i punti conquistati dalle dirette concorrenti per la salvezza, ad eccezione di Bergamo che, sconfitta dal Corigliano, sarà la nostra prossima avversaria.
Primo set che vede subito avanti la formazione molisana che forza in battuta e si porta in vantaggio sul punteggio di 2-6. Si arriva al primo time-out tecnico con un muro di Argilagos su Chocholak ed Isernia a +5 (3-8).
Si torna in campo e uno splendido turno al servizio di Medenis (5 battute e 3 ace) riporta la Monini avanti nel punteggio (11-10). La Monini sembra essersi svegliata ed un paio di muri del neo tesserato Giuliani ed un altro ace di Moretti portano Spoleto a +3 (19-16). Isernia non ci sta, si riavvicina sfruttando alcuni errori giallo-blu ed un bel muro del solito Argilagos su Medenis e costringe la Monini ai vantaggi: 4 palle set per gli spoletini che vengono annullate dalla formazione ospite che, con due muri finali, chiude il primo parziale con il punteggio di 28-30
Secondo set da dimenticare. Spoleto subito in affanno e mai in partita (1-6, 3-11, 8-18): tanti errori ed una squadra remissiva rendono il compito facile ai molisani allenati dal tecnico Chiovini che sfruttano al meglio gli attacchi del neo acquisto Axè e di Rosso (15 punti finali per entrambi). Il set si chiude con il punteggio di 14-25 tra i fischi del pubblico di casa per una prestazione senza parole.
Il tecnico Tardioli richiama tutti negli spogliatoi per riordinare le idee e per cercare di dare una scossa ai propri ragazzi.
Si torna in campo ed è equilibrio fino alla metà del set. Spoleto, però, non è in partita. Tutte le azioni lunghe del set, vengono concluse positivamente dai molisani che sfruttano il momento positivo e si riportano in vantaggio al secondo time-out tecnico (13-16). Un ace di Medenis tiene a galla i giallo-blu (15-17), ma è troppo poco per evitare la sconfitta che si materializza pochi minuti più tardi con l’ennesima invasione a muro degli spoletini (19-25).

Ufficio Stampa
Monini Marconi