Un punto prezioso e su cui tutti avrebbero fatto la firma alla vigilia del match, viste le potenzialità dell’avversario. Ma dopo i primi due set e dopo essere stati in vantaggio 14-10 nel terzo, il rammarico per aver perso una partita che sembrava ormai chiusa è grande.
Di positivo restano comunque la buona reazione della squadra dopo le sconfitte di Bassano e Loreto, il rientro di Daolio (partito a sorpresa titolare, in cerca della forma migliore, ma già su buoni livelli), un Yoko in crescendo e la gran partita di capitan Finazzi.
Ottimo l’approccio dei bergamaschi che nei primi due set hanno giocato bene in tutti i fondamentali, e non hanno lasciato spazio ad un Milano in difficoltà. Nella fase centrale del terzo set accade l’inspiegabile: cinque minuti di ordinaria follia dei rossoblu che da quel momento sembrano aver dimenticato quanto di buono avevano saputo fare fino a quel momento. Un calo generale che contribuisce alla rimonta di Milano. Un errore che, soprattutto a questi livelli, si paga caro. Trascinata da un Novotny strepitoso, con l’aiuto di Spairani e con l’apporto determinante negli ultimi due set di Paltenik (rientrato in mattinata dal Giapppone), la Sparkling ribalta la situazione e dopo aver pareggiato il conto-set, domina il tie break vincendo set e partita (la terza consecutiva dopo Isernia e Cavriago).
Nel primo set l’Agnelli passa subito a condurre, Milano insegue. Si lotta fino 17-17, poi due punti di fila dei rossoblu che mantengono i divario (19-21). Bergamo che si porta sul 20-23 ed il mattatore Novotny prima firma il 21-23, poi regala la vittoria agli ospiti con un errore al servizio e facendosi murare da Ale Boroni (21-25).
Nel secondo set è Milano a partire bene, portandosi subito sull’8-3. L’Agnelli però è tutt’altro che remissiva, si riorganizza e con Yoko in battuta si porta prima sul 14-11 e poi sul 17-13. Milano fatica a stare ai ritmi ed a recuperare il gap che Bergamo tiene sino al definitivo 21-25.
Nel terzo set la squadra di Cominetti parte di nuovo bene, e si porta avanti 10-14. Questo il momento chiave, con la Sparkling che dà inizio alla rimonta e Bergamo incapace di rientrare in partita. Dal 16-16 l’accoppiata ceka Novotny-Paltenik è decisiva: 25-21.
Nel quarto set Milano parte fortissimo e si porta subito sul 6-1. L’Agnelli accorcia le distanze, ma non basta perché sono sempre i padroni di casa a condurre (19-12). Sul 21-13 Cominetti gioca pure la carta del doppio cambio Boroni Sergio per Olli e Bonetti per Daolio, ma la situazione non cambia di molto. La Sparkling chiude 25-17 pareggiando 2-2 il conto set.
Nel tie-break la squadra di Ricci entra subito decisa (4-1), mentre l’Agnelli prova soltanto a rincorrere. Milano ha una marcia in più, stacca di quattro punti (10-6) con Novotny insidioso al servizio: da qui il passo per il 15-9 è breve.
IL TABELLINO:
SPARKLING VOLLEY MILANO – AGNELLI METALLI BERGAMO 3-2
(21-25; 21-25; 25-21; 25-17; 15-9)
Durata set: 22’, 26’, 27’, 24’, 13’.
Sparkling Volley Milano: Mengozzi 5, Novotny 26, Benito 8, Lundtang 7, Spairani 13, Travica 3, Tabanelli (L), Platenik 18, Ioppi, Casagrande, Sirri. All. Ricci
Agnelli Metalli Bergamo: Boroni A. 8, Olli 4, Daolio 20, Finazzi 16, Burgsthaler 7, Yoko 11, Gelasio (L), Bonetti, Boroni S., Gargano ne. All. Cominetti
Arbitri: Savino e Bertogna.
(Nella foto Danilo Finazzi)
Sara Vavassori
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