EMU RPA PERUGIA: Tofoli, Hernandez 15, Lebl 10, Di Franco 7, Swiderski 14, Vujevic 14; Messana (L), Zaytsev, Martin 3, Novotny 11, De La Fuente. Ne Barbone. All. Caponeri
LOKOMOTIV BELGOROD: Khamuttskikh 2, Baranov 5, Spajic 8, Abrosimov 10, Tetyukhin 18, Kosarev 13; Evdoshenko (L), Vdovin 1, Danilov 9. All. Sergey
PARZIALI SET: 26-24, 25-19, 23-25, 25-22
DURATA SET:24’, 21’, 27’, 23’, totale incontro un ora e 34’
PUNTI: Perugia 74 su 99 (battute vincenti 4, muri vincenti 7, battute sbagliate 16; ricezione perfetta 48%, positiva 71%, attacco 54%); Belgorod 65 su 90 (battute vincenti 9, muri vincenti 9, battute sbagliate 14; ricezione perfetta 60%, positiva 74%, attacco 43%)
Non regala niente la “soddisfazione”, ma battere Belgorod (3-1) e conquistare il primo posto nel girone D di Champions League, non è impresa da poco, soprattutto se sei alla prima esperienza. Ma alla Emu Rpa riesce la magia e ora tutti ad aspettare il prossimo avversario. “Se giochi concentrato – commenta Paolo Tofoli – di intelligenza, alla Vujevic per intenderci e non la butti sulla potenza, allora escono fuori partite come questa e i russi riesci anche a batterli. La differenza con la partita d’andata? Io non mi sono fatto male al polpaccio…”.
Primo set a Perugia che trascinata da un Hernandez stratosferico (10 punti) va a vincere 26-24 beffando i russi nel finale dopo un parziale combattutissimo. Ma nel secondo set la Emu Rpa fa anche meglio: lascia Belgorod (che perde Baranov) a 19 punti con Lebl che da solo ne mette insieme 7 (86% di attacchi positivi), aiutato dall’ottimo Vujevic e dal solito Hernandez. Nel terzo il Lokomotiv reagisce e Caponeri inserisce Novotny, Martin (per Lebl, Barbone è fuori uso) e Zaytsev, facendo riposare i titolari (domenica c’è S. Croce) e i russi chiudono 23-25. Stessa formazione anche nel quarto set, che Perugia però vince 25-22. Ed il PalaEvangelisti è tutto in piedi ad applaudire.
Eleonora Cozzari
Addetto stampa
Perugia Volley