E’ un po’ il leader silenzioso della Prisma Taranto della quale non è il capitano ma nel cui spogliatoio è giocatore molto ascoltato, uno che tira il gruppo anche in allenamento, sempre prodigo di consigli verso i compagni più giovani. Maurizio Castellano ( a lato nella foto scattata da Elia Susco) si mostra come di consueto disponibile a fare una chiacchierata sull’attuale momento di forma della Prisma Taranto che con il successo casalingo per 3-0 di domenica scorsa, il secondo consecutivo, è balzata in vetta alla classifica.
“Ho rivisto la partita in tv e credo che se il Bassano ha giocato così male, pur tenendo conto dei suoi errori, tanti, in battuta e di quelli commessi in ricezione ed in attacco credo che siamo stati noi bravi a metterlo sotto pressione perché soprattutto nella fase di muro-difesa non lo abbiamo fatto respirare disputando in questo fondamentale a mio avviso la miglior gara della stagione.
Loro hanno tentato anche di modificare l’atteggiamento tattico ma per tutta risposta noi stiamo stati abili a non permetterglielo. Guardate che vincere contro il Bassano per le altre squadre non sarà facile”.
Domenica scorsa si sono visti gli evidenti progressi della squadra, siete in netta crescita..
“Più tempo passa e più siamo sicuri di noi stessi e consapevoli di quello che facciamo. La nostra tranquillità, evidenziata un po’ da tutti, nel condurre la partita in vantaggio dall’inizio alla fine è dovuta ad un aspetto importante, ossia che a livello mentale quando vedi che ti riescono le cose che fai non avverti tensione. Le nostre ultime due prestazioni sono il frutto dei graduali ma costanti miglioramenti del lavoro che facciamo durante la settimana di allenamenti. Siamo più squadra in questo momento rispetto ad un mese fa perché stiamo assieme trenta giorni in più rispetto a prima. Non dobbiamo, quindi, farci lobotomizzare dall’ambiente. Ecco perché abbiamo respinto al mittente qualche critica piovuta ad inizio stagione. Non è che siamo venuti a Taranto e ad un tratto abbiamo dimenticato come si gioca a pallavolo. Abbiamo una squadra composta da giocatori che hanno dimostrato in altre piazze di saper stare bene su di un parquet Sono fiducioso sulle nostre potenzialità anche perché facendo zapping televisivo ho avuto modo di vedere un paio di partite di serie a/2 e devo dire, senza peccare di presunzione, che facendo il confronto il nostro ritmo di gioco è molto più alto rispetto a quello di altre squadre”.
Il tuo attuale rendimento come lo giudichi?
“ Contro il Bassano ho giocato in un modo differente rispetto al solito perché la squadra tatticamente con Gatin era messa in campo diversamente rispetto alle scorse partite. Io avevo il compito di occuparmi più della ricezione e della difesa più che dell’attacco tant’è che ho realizzato meno punti. Per me va bene uguale, mi adeguo alle caratteristiche della squadra anche perché la prestazione di un giocatore non si giudica soltanto dal bottino di punti realizzato ma da quanto è utile al gruppo ad esempio non sbagliando il servizio in un momento importante della partita o nell’efficacia delle coperture difensive”.
Un tuo bilancio di questa prima fase di campionato.
“Calarmi dopo tanti anni in un campionato come quello di serie A/2 non è stato facile perché non si conoscono i giocatori delle squadre avversarie. In A/1 dopo tanti anni che giochi più o meno contro le stesse persone sai come si muovono gli avversari, c’è una diversa sensibilità , la velocità del gioco è diversa, il muro è più alto, si lasciano cadere meno palle in difesa”.
Il bilancio di squadra comunque è positivo speriamo di continuare sulla strada intrapresa nelle ultime settimane, abbiamo ancora ampi margini di miglioramento anche se dobbiamo fare conto anche con gli infortuni. L’unico neo possiamo trovarlo nella battuta d’arresto contro Crema che non ci doveva essere per come si era messa in nostro favore la gara”.
Le delusioni del torneo ?
“Mi avevano parlato bene di Genova ma vedo che sta facendo fatica. Anche Mantova è un po’ troppo indietro in classifica rispetto al valore di alcuni giocatori di cui dispone. Certo sinora forse la squadra più deludente è l’Arezzo che è stata inserita in estate tra le squadre più competitive”.
Domenica andate a Spoleto che tipo di avversario incontrerete?
“ Non conosco bene gli umbri. Le difficoltà di questo campionato, ripeto, stanno tutte nella conoscenza specifica dei giocatori delle altre squadre. Credo si tratti della classica formazione di A/2 che punta a sopperire sottorete alle carenze tecniche con la carica agonistica. Immagino insomma che si tratterà comunque di squadra fastidiosa che va affrontata con il piglio autoritario delle ultime uscite.”
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