TELEUNIT GIOIA DEL COLLE : Fabroni 4, Divis 21, Baldacchini 8, Polidori 6, Batez 17, Abbadi 20, Viva ( libero), Gelli 2, Tedeschi ne, Chiristansen ne, Giovanetti ne, Costantini ne. All. Mastrangelo
PRISMA TARANTO: De Giorgi 1, Schuil 15, Giretto 9, Heikkinen 10, Castellano 14, Patriarca 18, Vicini ( libero), Ricciarello ne, Valdir 2, Gatin 0, Mazzarelli 0, Giosa 0 . All.Di Pinto.
Arbitri: Finocchiaro e Rapisarda di Udine
Progressione set: 20-25, 25-21, 21-25, 25-20, 15-7
Note: spettatori 1500 di cui un centinaio tarantini. Gioia del Colle : ace 3, mv 9, bs 13 , errori punto 14 – Taranto: ace 4, mv 14, bs 13, errori punto 13.
La Prisma Taranto gioca due set da capolista ( il primo ed il terzo), uno alla pari con il Gioia ( il secondo), e due da dimenticare ( quarto e quinto) e rimedia la seconda sconfitta stagionale ma non scende dalla vetta della classifica del campionato di serie A/2 , raggiunta però dal sorprendente Castellana Grotte.
Il derby di Puglia sugli spalti inizia quasi subito ma non trascende , anzi tra le due tifoserie ci sono dei simpatici botta e risposta a colpi di striscioni mai offensivi. Il merito è anche o soprattutto di un impeccabile servizio d’ordine ben orchestrato dalle Questure di Bari e Taranto.
Per la verità ci si aspettava più gente sugli spalti ma un po’ il turno infrasettimanale, un po’ il grave ritardo in classifica della Teleunit ( ora sono undici i punti di distacco da Taranto) ha allontanato il pubblico delle grandi occasioni.
Il Gioia ha vinto, anche meritatamente, grazie ad un prova di cuore, determinazione e carattere e spinta dai suoi tifosi ha trovato la forza di mettere alle corda un sestetto rossoblu che ha avuto un inizio di gara imperioso ( 2-7 – 5-10 – 7-12, 12-15). Nel primo parziale, infatti, la Prisma ha messo subito sotto un Gioia apparso intimidito.
A far la voce grossa sottorete per i rossoblù sono stati Schuil ( sei punti) e Patriarca ( cinque punti) , apparsi imprendibili.
Quando sembrava quindi che la partita dovesse incanalarsi su determinati binari favorevoli a Taranto ecco che il Gioia del Colle nel secondo parziale trovava fiducia ed un Abbadi difficilmente arginabile a muro ( 9 punti in attacco per lui). Il vantaggio iniziale ( 7-4, 10-7, 11-8) la Teleunit sembrava amministrarlo con tranquillità ma la Prisma trovava un break di tre punti ed il muro finale di Heikkinen siglava il momentaneo 11-11. L’equilibrio persisteva sino al 17-16 ma subito dopo Gioia piazzava un controbreak che lo faceva balzare in avanti di tre lunghezze ( 19-16). L’entusiasmo del pubblico trascinava i baresi sino alla vittoria del set.
Nella terza frazione di gioco Taranto tornava spietato come nel primo parziale e la partenza era simile ( 1-4, 2-6, 4-10) con Patriarca che continuava ad essere chiamato in causa da un De Giorgi che aveva fiutato la serata non proprio di grazia dell’altra sua banda “pesante” (Castellano) mentre Schuil calava improvvisamente in attacco dopo aver piazzato due punti consecutivi in battuta.
Fatto sta che la Prisma non incontrava alcuna difficoltà nel portarsi in vantaggio per 2-1 concludendo il set con un’ottima prestazione a muro ( ben quattro).
Nella quarta frazione di gioco il Gioia prendeva definitivamente le misure agli attaccanti rossoblu e si produceva in una ottima prestazione a muro ed in difesa e ritrovava coraggio e fiducia tanto da mettere sempre la testa avanti ( 6-3, 10-7, 16-13) nonostante i tentativi di restargli incollato di Taranto 8 6-6, 11-11). La rotazione che portava in battuta il palleggiatore Fabroni continuava a mostrarsi quella più dura per la seconda linea jonica che in qualche occasione vacillava soprattutto quando veniva preso di mira Castellano così come era successo in precedenza a ruoli invertiti con lo spaesato Abbadi dei primi tre parziali.
Taranto comunque lottava con la grinta selvaggia in particolare di un Heikkinen mai domo e nonostante un parziale pesante ( 20-16) trovava la forza per abbozzare una rimonta grazie ad una serie di muri punto ( ben tre dal 20-17 al 22-21) ottenuti su rigiocate del Gioia che in pratica mascheravano le difficoltà nel mettere palla a terra da parte dei bombardieri jonici ( il 23% offensivo finale ne è la chiara dimostrazione).
Abbadi ( un muro ed una schiacciata) e Divis ( diagonale imprendibile) poco dopo sono stati i protagonisti dell’allungo decisivo ( 25-21).
Il quinto set Taranto in pratica non lo giocava per niente, restando in balia di un avversario che ormai volava alto spinto dagli spettatori di tutto il palazzetto . I cambi di Di Pinto ( Valdir per Schuil , Giosa per Giretto, Mazzarelli per De Giorgi) non smuovevano un punteggio che aveva assunto sin dall’inizio un aspetto mortificante ( 3-0, 6-1, 8-3).
Una sconfitta al tie-break sul parquet del Gioia può anche starci anche perché a quanto pare porterebbe pure bene…Nella stagione 1999-2000, quella della promozione in A/1, il Club Vacanze Taranto perse con lo stesso punteggio e poi vinse il campionato.
UFFICIO STAMPA
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