Due i giorni che separano la Sir Safety Conad Perugia da gara 3 dei quarti di finale scudetto con la Bunge Ravenna. Procede a vele spiegate la prevendita dei biglietti con il PalaEvangelisti pronto domenica a fare la sua parte per spingere in semifinale i Block Devils.
Block Devils che preparano il match tra le mura amiche di Pian di Massiano. Oggi e domani pomeriggio in programma due sedute tecniche, poi domenica mattina l’ultima rifinitura pregara.
Molto anche il lavoro in sala video per i bianconeri di Lorenzo Bernardi per studiare le principali traiettorie offensive ed al servizio di Ravenna e la distribuzione del regista Orduna.
Sotto l’aspetto prettamente tecnico-tattico due solo i leit motiv principali su cui dovrà fondarsi il match dei Block Devils.
Il primo è certamente quello di contenere l’opposto austriaco Buchegger che attraversa un momento di forma clamoroso in attacco ed in battuta (33 i punti in gara 2, addirittura 43 compreso il golden set mercoledì ad Ankara nella semifinale di ritorno di Challenge Cup). Buchegger è il punto di riferimento principale dell’attacco di Orduna e limitarne l’efficacia sarebbe evidentemente importante per il match di Perugia.
Il secondo aspetto preponderante per i Block Devils è contenere il servizio della Bunge che tanto male ha fatto in gara 2. È infatti bene ricordare che Perugia e Ravenna sono le formazioni migliori di tutta la regular season dai nove metri per efficienza e per numero di ace e che i romagnoli hanno in campo tre dei primi diciassette “ace man” del campionato, nello specifico Buchegger, Poglajen e Marechal. Tenere pertanto in seconda linea per Colaci e compagnia avrebbe il doppio risultato di dare a De Cecco i rifornimenti necessari per sviluppare il gioco d’attacco ed allo stesso tempo toglierebbe un’arma importante alla squadra avversaria.
Per quello  che invece concerne Perugia, i Block Devils dovranno dare efficacia alla propria battuta. Quella efficacia che è mancata in gara 2, quella efficacia ritrovata dalla metà del secondo set di mercoledì in Champions con Ankara, quella efficacia che poi consente a tutta la fase break di fare un lavoro importante.
È ovvio poi che, in un match da “dentro o fuori”, le prestazioni dei singoli incideranno e non poco sull’esito della partita, in particolare nei momenti caldi dei singoli set.
È ovvio infine che i discorsi tecnici e tattici hanno grande importanza. Ma in gare del genere conta tanto il cuore, conta tanto la motivazione, conta tanto la determinazione. Anche la rabbia sportiva ed il furore agonistico. Per andare in semifinale ci vorrà tutto questo!

Nella foto: Zaytsev e Podrascanin a muro contro Buchegger

UFFICIO STAMPA SIR SAFETY CONAD PERUGIA