“E se a Bari fosse stato così…” come primo pensiero non è neppure quotabile dagli allibratori. Bergamo consuma la propria vendetta stracciando letteralmente la formazione che ha infranto il sogno della Coppa Italia.

Roma, dopo nove vittorie di fila, è costretta ad abbassare il capo per la seconda volta tra le mura amiche (la prima e unica il 17 dicembre scorso al tie break con Santa Croce) e stavolta senza raccogliere un set. L’Olimpia manda in scena il doppio riscatto perfetto, approfittando a pieno di un avversario in serata che più storta non si può e che ora è ad un solo punto di distanza in classifica (21 i punti della Ceramica Scarabeo, 20 per i rossoblù e per Santa Croce): annichiliti a muro (10 contro 2) e in attacco (51% contro 38), i capitolini hanno dovuto alzare le mani in neppure 90 minuti. Insomma, la Caloni Agnelli formato export si regala la seconda impresa da cineteca di fila dopo Siena e sfodera una condotta da leccarsi i baffi per convinzione, personalità, qualità e soprattutto fame. Una prerogativa fondamentale che ha fatto difetto ai padroni di casa in preda al più classico dei cali di tensione, proprio come i nostri otto giorni fa contro la Kemas Lamipel.
Padura Diaz non ingrana (11 punti, 32%), Snippe e Tiozzo neppure cosi la capolista si consegna letteralmente ad un avversario che cambia ritmo con un ace di Jovanovic (7-10), poi si gode un doppio Dolfo (9-14) e un triplo Hoogendoorn per il 13-20. I fantasmi del PalaFlorio restano negli spogliatoi anche perché gli orobici ripartono come avevano concluso e, nonostante un equilibrio che regge fino a quota 13, sono spietati nel firmare l’allungo nella fase calda del parziale: sbaglia Pollock, non Pierotti e un murone di Cargioli vale il + 4 (13-17) che torna a ripresentarsi per altre due volte quando sbagliano prima Franceschini (16-20) e poi Padura (19-23). Roma prova a reagire e torna a – 1 ma un block di Hoogendoorn pesa come un macigno (22-24) ed è il preludio al 2-0. I ragazzi di Spanakis, già in affanno, vengono immediatamente regolati anche in avvio di terzo periodo (0-3) senza mai riuscire a mettere il naso avanti: Cargioli è gigantesco con un muro a uno su Pollock (8-11) mentre Valsecchi ferma Snippe allo stesso modo (12-16). Il solo vero brivido arriva quando un ace di Zoppellari porta al 20-21, ma la parità + scongiurata da Cargioli prima che il finale venga contrassegnato da un doppio regalo consecutivo di Tiozzo. E’ il punto esclamativo sulla serata di gloria di Bergamo, che si gode la risposta da grandissima squadra. E non è la prima volta.

Roma – Bergamo 0-3 (17-25, 22-25, 20-25)

Ceramica Scarabeo: Zoppellari 2, Tiozzo 7, Pollock 6, Padura Diaz 11, Snippe 9, Franceschini 4, Saturnino (L), Romiti (L), Fantini 0, Valenti 0, Rau 0. N.E. Sacripanti, Mancini, Losco. All. Spanakis.

Caloni Agnelli: Jovanovic 5, Pierotti 10, Cargioli 9, Hoogendoorn 13, Dolfo 9, Valsecchi 3, Franzoni (L), Innocenti (L), Longo 0. N.E. Albergati, Carminati, Cioffi. All. Graziosi.