3-1 e 2-0. Potremmo anche chiudere qui, con quattro numeri che dicono tutto. Ma proprio tutto in una Pasqua che sarebbe stato difficile immaginare più dolce di cosi. Perché l’Olimpia è riuscita a lasciare ancora senza parole, per la bellezza dell’ennesima prestazione da sballo che ha ribadito quanto il Palasport sia diventato inespugnabile. Se poi la cornice diviene la bolgia tanto invocata (oltre 1800 gli spettatori presenti) e spinge in modo incessante i nostri la confezione è completa. Peccato solo che manchi il classico fiocco visto che a macchiare la festa è arrivato l’infortunio a capitan Luppi, ricaduto male da un muro sul 16-13 del secondo set. Ma i rossoblu si sono dimostrati sontuosi “lupi per Luppi”, senza accusare il contraccolpo psicologico anche per merito di un Cioffi tutto cuore (MVP del confronto), entrato a freddo ma subito straordinario nello scaldare le mani.
Coach Graziosi aveva indicato nei primi due set lo snodo cruciale della sfida e i suoi ragazzi hanno “tenuto botta” contro la rabbia agonistica di Castellana Grotte. Un primo set punto a punto, un servizio graffiante – come in gara 1 – proprio dalla linea dei nove metri, è stato Marsili a dare il via alla fuga decisiva (21-19), proseguita a muro da Luppi e sancita da Hoogendoorn. Il 12-9 messo a terra da Cavuto nel secondo set racchiude tutto lo spirito della Caloni Agnelli: tenacia, qualità, freddezza e fame su ogni pallone. Un + 3 ribadito dal muro a uno di Hoogendoorn su Scio, qualche secondo prima del k.o. di Luppi. Bergamo va a + 5 (18-13) con un ace di Pierotti, ma si fa raggiungere a 22 quando – proprio lo schiacciatore – viene murato. Come in un film già visto Jovanovic e compagni non fanno una grinza e piazzano il break con un attacco (dopo una favolosa difesa di Franzoni) e un block di Hoogendoorn. Il terzo set concentra tutta la voglia di risalita dei pugliesi che si fanno raggiungere a 6 ma poi non lasciano scampo e lasciano l’avversario a – 12. Vertigini? L’inizio del remake al contrario di sette giorni fa? Nemmeno per idea. Lucidità al potere per i padroni di casa che, sotto 0-4, piazzano un 6-0 e lasciano alla BCC soltanto l’illusione dell’equilibrio (15-14): il 4-1 con due firme di Cioffi è il segnale della resa ospite e, forse, anche del destino.
Mercoledì 19 alle 20,30 la Caloni Agnelli avrà a disposizione il primo match-ball per la finale. Dall’altra parte del tabellone Spoleto ha battuto Siena al tie-break portando in parità la serie.

Bergamo – Castellana Grotte 3-1 (25-22, 25-23, 13-25, 25-18)

Caloni Agnelli: Jovanovic 3, Pierotti 16, Luppi 6, Hoogendoorn 22, Cavuto 11, Erati 2, Innocenti 0, Marsili 1, De Angelis (L),
Franzoni (L), Cioffi 5, Carminati 0. N.E. Gamba. All. Graziosi

BCC: Garnica 1, Moreira 21, Ferraro 10, Cazzaniga 23, Canuto 4, Presta 6, Pace (L), De Santis 0, Cavaccini (L), Parisi 0, Scio 0. N.E. Astarita, Quarta, Barbone. All. Lorizio.